Jim

Salve a tutta la sezione, ritorno su Answer dopo una lunga assenza, scusandomi con la comunità, poiché svariati impegni nonché indesiderati imprevisti mi hanno allontanato dal forum, nonché dalla mia principale passione.

Sperando di ritornare attivo qui in sezione - e sperando di riprendere la visione dei film, che in questo periodo ho quasi del tutto abbandonato per cause di forza maggiore - vi domando umilmente che fine hanno fatto i commenti alle risposte sotto le varie domande, poiché non li ho notati e non mi appaiono. 

Sono forse stati tolti? 

Scusate la domanda stupida, forse è solo frutto di una mia disattenzione e non li ho notati. 

Colgo comunque l'occasione per salutare tutti quanti, da @CineMAN a @BASTA, da @Allegrondo a @slipknot, @LolaCorre, @nicoladc89 e tanti altri 😊

62 anni fa la legge che stravolse i costumi italiani e pose fine a un'epoca. Le case di tolleranza venivano smantellate, e la senatrice Lina Merlin s'illudeva d'aver finalmente risolto il problema e sensibilizzato gli italiani in fatto di sessualità.

Nel corso dei decenni il fenomeno si riversò sulle strade, contando centinaia di migliaia di ragazze d'ogni nazionalità.

Pochi mesi fa la comparsa del Covid-19, che sospese a tempo indeterminato l'attività in tutta Italia. 

La domanda sorge quindi spontanea: cosa ne sarà delle ragazze di vita nel momento in cui si tornerà a circolare per strada? È presumibile ritornino sui marciapiedi, col serio rischio di diffondere ulteriormente il contagio. 

Come fare quindi a risolvere il problema? Vietare alle prostitute di esercitare significherebbe condannarle alla morte per fame. Come proteggere e tutelare - quindi -questa categoria di soggetti deboli? 

Da 62 anni lo Stato - e gran parte dei cittadini - volta la testa dall'altra parte, ma basta un rapido ragionamento per rendersi conto dell'imminente allarme. 

Riaprire le case di tolleranza, quegli antichi luoghi di peccaminoso sollazzo, tanto ben descritti da Fellini, potrebbe costituire una soluzione al problema nell'Italia del 2020? Si riuscirebbe a farlo in tempo? 

Come verrà affrontato il problema da parte di un paese come l'Italia, bigotto, ipocrita, moralista, perbenista e pieno di pregiudizi verso queste lavoratrici che ora rischiano grosso? 

A voi le risposte. 

Perdonate la domanda ingannevole, ma giracchiavo su youtube e mi sono imbattuto in questo:

https://youtu.be/Le_IyYLrUtQBrano tormentone del 2005 (che sinceramente neppure ricordavo), realizzato da una band che all'epoca era considerata autentica feccia. 

Non è mia intenzione difendere i Tokio Hotel, che mai ho apprezzato, ma... non trovate che la qualità di questo pezzo sia notevolmente superiore a quella delle attuali mode musicali? 

Da qui un mio ragionamento, al quale vi sottopongo: non avete anche voi l'impressione che il livello generale (in musica, ma non solo) stia scendendo sempre più? Paragonando questo pezzo e questa band alle attuali mode - da Justin Bieber ai trapper nostrani - non percepite anche voi un notevole peggioramento? 

Insomma, per dirla in breve, la feccia di oggi fa rimpiangere la feccia di ieri? O è solo una mia stramba impressione? A voi la parola! 

Buonasera a tutti. Ho pensato di creare questa sorta di "rubrica" mensile, al cui interno parlare un po' dei film da voi visti nell'ultimo mese con annessi giudizi.

Insomma, un'occasione per scambiarci novità, impressioni e chicche varie, in maniera (si spera) un po' più ordinata. La speranza è quella di poterne ricavare informazioni utili e letture illuminanti. 

Quindi proviamoci dai, se vedo che piace la proseguirò. 

Non avete limiti, potete parlare di quanti film volete, potete scrivere quanto vi pare e quel che vi pare. 

Se volete potete anche consigliare libri, serie televisive, canzoni, fumetti e chi più ne ha più ne metta. Insomma, fate quel che volete. 

Per ciò che mi riguarda, consiglio fortemente:

* "Il Sospetto" , di Thomas Vinterberg (2012), strepitosamente strepitoso. 

* "Diario di una donna perduta" , di Georg Wilhelm Pabst (1929), modernissimamente moderno. 

* "Il Portaborse", di Daniele Lucchetti (1990), sorprendentemente sorprendente. 

Vi sconsiglio invece:

* "La casa degli spiriti", di Bille August (1993), mattonazzo interminabile con un Jeremy Irons insopportabile. 

* "Manhattan Baby", di Lucio Fulci (1982), soporifero come pochi. 

* "Ore 15:17 - attacco al treno", di Clint Eastwood (2018), orrido tra i più orridi di sempre. 

Detto ciò, a voi la parola! 

Dunque... Questa domanda è un po' "particolare" ...

Vi dirò, qualche giorno fa, bazzicando annoiato su youtube, mi imbatto in questo pittoresco personaggio di nome Carlo Sortino. Si tratta di un "piemunteis doc" sulla sessantina che - da quel che ho capito - da diversi anni bazzica per il Canavese e dintorni girando film amatoriali. E fin qua potreste dirmi "beh, cosa c'è di strano, non sarà l'unico a farlo.." 

Ebbene, la particolarità di tutto ciò, è che il Sortino - panzotta da birra e coda di cavallo tinta corvino - sia piuttosto noto sul web. In particolare, un suo film, "L'autostop" appunto - ha raggiunto in poco tempo il milione di visual... 

Incuriosito da ciò, ho tentato di documentarmi circa questo arzillo signore dall'improbabile acconciatura. Ho trovato il film su youtube e l'ho visto. E.... wow, wow, wow. Sia nel bene che nel male, wow. 

Io davvero, non so che dire. Veramente, non so neppure quanto sia realmente conosciuto questo tizio, però il suo "l'autostop" è la cosa più orrenda e nello stesso tempo geniale che io abbia mai visto, soprattutto considerato il fatto che sarà stato girato praticamente a costo zero 😅

Come se non bastasse, è reperibile persino un video di Synergo in cui il film in questione viene da lui lodato. Seriamente. 

Detto ciò, io vi linko ( https://youtu.be/Qqnp43h2RAc) questa schifezza. O se preferite questo capolavoro, ditemi voi. 

Se già lo conoscete tanto meglio, ad ogni modo ho visto davvero pochissimo di altrettanto coraggioso. 

Okay, okay, l'ho sparata grossa, di ciò non colpevolizzatemi troppo, poiché in questa mia "affermazione" v'è un'enorme dose di ironia.

Nonostante ciò, volevo comunque lanciarmi in una riflessione, che spero - con buona pace dell'utente @mario, a cui credo verrà un colpo non appena leggerà questa domanda (😂) - si possa svolgere senza troppe discussioni. 

Per chi non lo sapesse o non avesse ben presente il personaggio in questione, Fred Buscaglione è stata una delle figure più in vista del circuito musicale italiano anni '50. Portò lo swing nel Belpaese, si impose col suo personalissimo "savoir fare" da gangster tragicomico e morì neppure quarantenne in un incidente d'auto che lo catapultò nel mito. 

Ora, il punto di tutta sta pappardella sta nei brani che Fred cantava, canzoncine assai svagate nei modi, ma molto strambe, se vogliamo coraggiose, e assai diverse dalla tradizione in voga all'epoca, rappresentata dai vari Claudio Villa, Nilla Pizzi ecc... 

I brani di Buscaglione - "Da Eri piccola così" a "Che Bambola", erano più parlati che cantati, per non parlare di "Che notte", quest'ultima interamente parlata. 

D'accordissimo, siamo ultralontani dalle tematiche e dalla cultura del rap e dell'hip hop, ma è comunque indubbio che questi testi fossero davvero innovativi per l'epoca, e un nesso - almeno agli occhi dei meno esperti, tra cui il sottoscritto - fra le due cose un po' emerge. 

Che ne pensate? Può esserci un collegamento? Ammetto la provocazione della domanda :) 

Diretto da un certo Ivan Passer, ecco un film interessante quanto sconosciuto.

Ambientato nei sobborghi della New York anni '70, è uno spaccato della vita di J (George Segal), ladruncolo dall'esistenza allucinante, diviso tra sbirri senza scrupoli e criminali ancor più spietati, vittima di un sistema marcio e di un destino beffardo, perennemente in cerca di una dose e di qualche spicciolo per giungere a fine giornata. 

Ripresa con stile sorprendentemente efficace, questa pellicola anticipa le atmosfere di film come "il braccio violento della legge", "Mean Streets" e "Taxi Driver", proponendo una realtà tragica e disperata, descritta però con una giusta dose di picaresca frivolezza. 

Cast pregevole, con un George Segal in stato di grazia in uno dei suoi migliori e più coraggiosi ruoli, e con mirabili comparsate di Robert De Niro e Burt Young. 

Non lo conoscevate? Beh, allora direi che dovete recuperarlo al più presto! :) 

https://youtu.be/YHQSjEwpDpI

Guardando questa intervista ( https://youtu.be/CYC6OHhP050) mi sono incuriosito circa la presunta "trasformazione" che Snoop Dogg avrebbe vissuto qualche anno fa. Addirittura avrebbe persino cambiato il suo nome in "Snoop Lion" e - stando sempre alle sue parole - si sarebbe convertito al rastafarianesimo, religione giamaicana professata da Bob Marley.

A quanto pare avrebbe abbandonato l'hip hop per darsi al reggae, ma le mie informazioni sono scarse a riguardo, così vorrei domandarvi se ne eravate al corrente e cosa ne pensate di questo cambio di rotta che non mi è chiaro se continui tuttora oppure no. 

Più in generale vorrei anche chiedervi un parere su Snoop Dogg e sulla sua versatilità musicale, poiché da quel che so si è cimentato anche in un genere a me molto caro, il country, collaborando con un mito come Willie Nelson.

Che giudizio assegnate a questi attori e queste attrici? Attenti ai due intrusi però!

- James Woods

- Ingrid Thulin

- Sigourney Weaver

- Fred Astaire

- Edna O'Brien

- Marisa Paredes

- Ben Kingsley

- Ashley Judd

- Enrico Montesano

- Olivia De Havilland

- Charlie Feathers

- Kirk Douglas

- Kurt Russell

Mi ha davvero colpito questo Western del '61 diretto e interpretato da Marlon Brando, alla sua unica prova da regista.

Il film racconta le vicende di Rio Kid, bandito che svaligia banche assieme al socio "Dad" (un come sempre grandissimo Karl Malden), e che un giorno viene da lui tradito e abbandonato mentre si trova accerchiato dalla legge. Catturato e imprigionato, evade dopo 5 anni di agonia, deciso a trovare il suo vecchio socio, che nel frattempo ha cambiato vita.... Vorrà vendicarsi?

Questo film, lungo, forse eccessivamente lungo, e in alcuni punti sfilacciato, è una personalissima prova di regia di un grandissimo interprete che realizza un Western davvero originale, direi quasi "psicologico", poiché scava davvero nella psiche dei due protagonisti, creando di fatto un duello lungo quasi tutta la durata del film e portando temi assai affascinanti quali il rapporto quasi edipico tra i due protagonisti, la riflessione sul tema della vendetta e l'accentuata ambiguità dei personaggi.

È per questa ragione che ve lo consiglio fortemente, nel caso ancora non l'aveste visto. Nel caso invece lo conosciate già, ditemi se siete d'accordo o meno con la mia veloce analisi :)

Sono da poco riuscito a recuperare in DVD la versione del 1922 di "Sangue e Arena", di cui ne esiste un remake piuttosto noto degli anni '40, con Tyrone Power a ereditare il ruolo di Valentino.

Tornando alla versione muta del' 22, diretta da quel Fred Niblo che realizzò il primo "Ben-Hur", sapevo fosse un classico di quegli anni, nonché uno dei ruoli più celebri del leggendario Valentino.

Il film segue le avventure - più sentimentali che rocambolesche - del torero Juan Gallardo, che diventa celebre in tutta Spagna, sposa la sua amata ma viene sedotto da una conturbante vedova...

La cosa che più mi ha colpito del film è stato proprio Valentino (qui un po' sottotono azzerderei dire), che per la prima volta passa da tentatore a tentato, abbandonando quasi il suo celeberrimo personaggio di torbido seduttore.

Per il resto debbo ammettere che il film non mi esaltato particolarmente, l'ho trovato di poco impatto a livello visivo e con un divo protagonista non all'altezza di altre sue celeberrime prove.

Ma voi conoscevate questo film, oggi piuttosto dimenticato? E se sì, che ne pensate? Grazie a tutti per le eventuali risposte :)

Ieri sera ho scoperto questo film del 2002 relativamente poco conosciuto. Diretto da tal Bob Gale, lo classificherei di certo tra le "strampalaggini più bizzarre" che abbia mai visto a livello cinematografico.

È la storia di un aitante giovanotto insoddisfatto di padre e fidanzata, che un giorno incontra un ambiguo personaggio che gli commissiona un lavoro: portare un misterioso pacco in una città inesistente, raggiungibile solo tramite l'Interstate 60, una strada anch'essa inesistente... Durante il viaggio eventi surreali si susseguiranno incessantemente: pare che tutto ruoti attorno all'enigmatico O.W. Grant, che indossa un papillon rosso e fuma una pipa a forma di testa di scimmia e sembra essere in grado di esaudire qualunque desiderio...

Nonostante la divertita partecipazione di attori come Gary Oldman, Christopher Lloyd e Michael J. Fox, pare che questo film non sia stato apprezzato né dal pubblico, né dalla critica. Personalmente l'ho trovato assurdo, bizzarro, strampalato, svitato, demenziale... Ma tutto sommato inconfessabilmente divertente. A dirla tutta non saprei neppure se consigliarvelo o no, spero piuttosto lo conosciate già, in maniera da leggere qualche vostra opinione a riguardo!

E infine.... Sì, direi che dopotutto, un pochino ve lo consiglio dai :)

Come valutate queste stelle del cinema, di ieri e di oggi? Attenti all'intruso però!

- Gregory Peck

- Ken Watanabe

- Vanessa Redgrave

- Faye Dunaway

- Sergio Endrigo

- Carmen Maura

- Rodolfo Valentino

- Kim Basinger

- Tyrone Power

- Juliette Binoche

- Stewart Granger

Non mi sono lasciato sfuggire l'ultima fatica di uno tra i più interessanti e meno chiaccherati dei nostri registi, per cui rieccomi in sala a sorprendermi davanti a un film azzeccato praticamente in tutto.

Nei primi anni '50, un giovane funzionario ministeriale viene inviato nel profondo Veneto, dove - tra religione e superstizione - dovrà misurarsi con un caso di omicidio che lo condurrà a un'orribile verità...

Trasposizione cinematografica di un romanzo di Avati stesso (che non ho letto), è a mio parere un eccellente ritorno all'horror di un regista maestro nell'arte dell'inquietare. Fotografato stupendamente e magistralmente interpretato da un gruppo di attori ancor validissimi nonostante l'età (Gianni Cavina, Lino Capolicchio, Massimo Bonetti, Alessandro Haber, ma anche un'ottima Chiara Caselli) è per me "praticamente perfetto" per stile, messa in scena e svolgimento della trama, e il finale - che qualcuno ha trovato un po' debole se confrontato col resto della pellicola - mi ha comunque indotto a riflessioni non banali su un tema più che mai attuale.

Insomma, ve lo consiglio davvero. Questo film è riuscito a tenermi incollato alla poltrona per le sue quasi due ore di durata, dimostrando l'enorme valore di un regista ancora efficacissimo nonostante l'età. Da guardare e apprezzare. E nel caso l'aveste già visto... Che ne pensate?

Buonasera a tutti.

In queste ultime settimane causa una marea di disegni da fare non ho potuto dedicarmi alla mia amata passione cinefila, ma stasera - dopo un lungo digiuno - ho nuovamente provato il brivido di guardare un film... E ho scelto questo famoso "Cassandra Crossing", vero e proprio "cult-movie" conosciuto un po' da tutti, tra quelli che ti dicono che passa seimila volte in tv e quelli che ti assicurano che nonostante gli anni la suspance non manchi sembra proprio che questo film sia ben saldo nelle memorie di tutti. Io però non l'avevo ancora visto.

Cosa dire in merito? Beh, impossibile non parlare del cast, che poi è anche il principale motivo che mi ha spinto a guardarlo. C'è il mio amato Burt Lancaster, c'è un dinoccolato Richard Harris in pullover nero a collo alto, ma anche una non memorabile Sophia Loren, un giovane Martin Sheen, un'attempata ma ancor bellissima Ava Gardner e la sempre valida Ingrid Thulin. Ma ci sono anche Ray Lovelock, Lou Castel, Lionel Stander, Lee Strasberg, e persino Alida Valli (e sicuramente avrò dimenticato qualcuno)...

Ma tolta l'impressionante parata di stelle, che rimane? Non molto secondo me, la mia impressione è stata quella di trovarmi di fronte a un film invecchiato piuttosto maluccio, anche se confesso di essermi divertito a guardarlo, e ho "retto bene" le quasi 2 ore e 20 di durata.

Ma voi che ne pensate? Come al solito vi domando un vostro parere. Sarò felice di leggere le vostre risposte:)

Qualche sera fa mi è capitato di imbattermi in questo film del.... 2013 credo (🤔), diretto da quel Spike Jonze che stupì tutti con lo strampalato "Essere John Malkovich", e che con questo film mi ha indotto a riflessioni non banali.

Per farla breve è la storia di un uomo che - in un futuro molto prossimo - in seguito a una serie di fallimenti sentimentali inizia una relazione... con un computer. Certo, la storia non è tutta qua, l'ho semplificata un pò troppo, ma insomma, come accenno direi che basta e avanza.

Ho gradito molto questo bel film con una fotografia strepitosa, una regia semplice ma davvero efficace e un Joaquin Phoenix semplicemente perfetto, probabilmente nel suo ruolo migliore.

La "polemica" che voglio però sollevare si basa sulla discutibilissima scelta di affidare il ruolo di Samantha, il computer che interagisce con Phoenix e che in originale è interpretato dalla voce di Scarlett Johansson, a Micaela Ramazzotti nella versione italiana. Micaela Ramazzotti. Una di quelle tipiche attrici che appena aprono bocca ti domandi perché non potevano starsene zitte.

Non per essere cattivelli, però dai... nun se pò sentì! Un doppiaggio atroce, quasi amatoriale, che ha - secondo me - rovinato un grande film, bello e riflessivo.

Direi che mi toccherà riguardarmelo in lingua originale - dicono tra l'altro che la Johansson sia stata bravissima - ma nel frattempo chiedo a voi un parere sincero su questo bel film di cui si parla poco. Come vi è sembrato?

Che voto date a questi interpreti? Attenti all'intruso però!

- Jack Lemmon

- Cameron Diaz

- Silvio Orlando

- Robin Williams

- Kathleen Turner

- Gwyneth Paltrow

- Ettore Majorana

- Julia Roberts

- Antonio Banderas

- Bette Davis

- Lana Turner

- Bill Murray

Dopo anni sono finalmente giunto al termine della filmografia del più celebre regista italiano di sempre, nonché uno dei più influenti dell'intera storia del Cinema. Con "Il Bidone", l'ultimo che mi mancava - film stupendo fra l'altro, con un finale davvero forte - ho concluso la sfilza di capolavori, grandi film e opere meno eccelse ma pur sempre dignitosissime del grande genio tutto italiano.

Beh, non credo urgano particolari presentazioni su Fellini... personalmente non ho trovato nessuno tra i suoi film "brutti", anche se a mio parere da "Giulietta degli spiriti" in poi v'è stato un certo calo, eccezion fatta per "Roma", "Casanova", "Ginger e Fred" e ovviamente "Amarcord".

Certi lavori - come ad esempio "Intervista", "Block Notes di un regista", il "Satyricon", "E la nave va" e "Prova d'orchestra" non m'hanno entusiasmato, ma a parte ciò il resto l'ho tutto adorato, con particolare menzione per i film della fase pre-dolce vita, come "I Vitelloni", "La strada", "Le notti di Cabiria", "Lo sceicco bianco" e appunto "Il bidone". Bellissimo l'esordio con Lattuada in "Luci del varietà", e per me piacevolmente strampalato "La città delle donne".

Detto ciò (fin troppo) lascio a voi la parola. Qual è la vostra opinione su Fellini? I film che avete amato, quelli che vi hanno lasciato un pò insoddisfatti... insomma, l'argomento è Fellini, dite tutto quello che volete su di lui, pareri, opinioni, critiche, aneddoti e esperienze varie! :))

È piuttosto sciocco aprire una conversazione su un film di 8 anni fa piuttosto noto, su cui molto probabilmente si è già detto tutto quanto si dovesse dire a riguardo.

Ma io l'ho visto per la prima volta questa sera, e ne sono rimasto estasiato. Un film anomalo, di un regista interessantissimo, una sorta - secondo me - di western contemporaneo, incentrato più che sull'azione sulla complessa psicologia dei suoi personaggi, con una regia, una fotografia e un cast davvero efficaci.

Mi fermo qua, non dico altro poiché penso risulterebbe davvero superfluo, credo conosciate tutti quanti il film in questione. Vorrei però sapere un vostro parere a riguardo: come l'avete trovato? Qual è la vostra opinione su questo film?

Riecco questo ormai noto "giochetto" che di tanto in tanto riappare in sezione...

Per ognuno di questi nomi date cortesemente un vostro giudizio, assegnandogli magari anche un voto. Attenti all'intruso però!

- Montgomery Clift

- Marlon Brando

- James Dean

- Penélope Cruz

- Jennifer Aniston

- Hank Williams

- Megan Fox

- Jennifer Connelly

- Jeff Goldblum

- Norma Shearer