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La lunghezza di Planck è assoluta o dipende dalle dimensioni dell'osservatore?
Come è noto al di sotto delle dimensioni della lunghezza di Planck, circa 1,6x10^(-35) m. si dice che le leggi della fisica quantistica diventano predominanti rispetto a quelle della fisica classica. Ora, ipotizziamo un universo delle dimensioni della lunghezza di Planck, (non mi pare che in linea teorica nulla potrebbe vietarne l'esistenza, poiché in esso ogni probabilità corrisponderebbe per noi a uno stato reale, dunque anche la probabilità che tale universo esista), i suoi ipotetici abitanti conoscerebbero se stessi e il loro mondo secondo le leggi deterministiche della fisica classica e considererebbero la fisica quantistica valida solo per dimensioni inferiori a 1,6x10^(-70) m (corrispondente alla dimensione di Planck per il loro universo). oppure secondo le leggi probabilistiche di tipo quantistico?
In altre parole il concetto di dimensione dello spazio è assoluto o in ogni caso relativo?
P.S. Questa domanda riprende il senso della mia precedente in questa stessa sezione "ma il gatto di Schrodinger che ne pensa?")
Dunque Massimo gli effetti quantistici dipendendo da costanti assolute, in un universo di dimensioni atomiche sarebbero comunque predominanti per i suoi abitanti?
Non sottovaluterei comunque gli esperimenti mentali, anche se di natura filosofica, come ben saprai sono stati fondamentali in fisica per valutare le implicazioni di una teoria e quindi gli stessi termini della sua verificabilità.
Riporto la considerazione finale di Sabogato che mi pare comunque interessante:
Un universo delle dimensioni della lunghezza di Planck, non corrisponderebbe per noi a uno stato reale ma ad uno stato incerto simile alla dualità onda-corpuscolo delle particelle.Il fatto che possa esistere questo ipotetico universo lillipuziano non è da escludere , probabilmente avranno un dio con un oscillatore a frequenza maggiore , e si, tutto funzionerebbe come nella realtà dei nostri universi , varierebbero solo le dimensioni. Il concetto di spazio è relativo al tempo si parla di spazio-tempo ed il tempo dalla nostre parti è relativo alla frequenza di Planck Nel piccolo mondo i lillipuziani quantici si rifaranno probabilmente alla frequenza di Planckino...
Domani chiuderò la domanda, Se ci sono ulteriori commenti o risposte pertinenti le accoglierò volentieri
3 Antworten
- sabogatoLv 4vor 7 JahrenBeste Antwort
Spero tu abbia letto la mia risposta , cancellata perché non vale dare perle ai porci come a questo Fuffo della fuffa che non capisce il linguaggio dei gatti ne tantomeno , ecludendolo a priori ,il fatto che anche un gatto può dare degli spunti di riflessione a chi ha ancora una testa con cui pensare ,
- vor 5 Jahren
L'universo quantistico, proprio nel suo stato incerto, proverebbe che "il film" non possa essere immutabile (forse eterno sì) tanto per ricollegarsi ad altre teorie. E la lunghezza di planck pur essendo assoluta dà origine a eventi relativi, e...la vita è uno di questi.
Ciao, ti sto leggendo nel 2016, per un caso fortuito, forse generato dal planck :)
- MassimoLv 7vor 7 Jahren
Si dira' anche cosi' ma e' sbagliato. La meccanica quantistica e' "predominante" sulla fisica classica a scale ben maggiori. Un atomo, per esempio, puo' essere correttamente studiato solo usando la meccanica quantistica, esistono anche sistemi macroscopici (come i superconduttori) dove gli effetti quantistici sono predominanti su scale "umane". Detto questo capirai che la tua domanda e' basata su una ipotesi falsa, quindi non ha risposta. E' un inutile esercizio di filosofia. Il reale significato fisico della lunghezza di Planck non e', qualunque esso sia, mai stato misurato. Questo non significa che non esistano speculazioni teoriche su di essa, ad esempio in alcune teorie quantistiche della gravita' e' la scala delle dimensioni alle quali lo spazio tempo deve (o dovrebbe) includere gli effetti quantistici (forse e' questo che volevi dire)
Essendo definita tramite costanti fondamentali (la velocita' della luce, la costante di Plack e la costante di gravitazione) potrei dirti che "non e' soggettiva" ma "oggettiva" fintanto che che le costanti si possano considerare universali.
Per quanto riguarda il gatto...non pensa nulla (e non e' una risposta provocatoria).
EDIT
Lungi da me disconoscere l'importanza degli "esperimenti mentali" ma solo se sono fatti con cognizione di causa. Un esperimento mentale e' l'applicazione di un concetto di Fisica in un ambito "ideale" non e' fuffa filosofica. La tua domanda e' lecita ( non la considero fuffa) ma la mia risposta e' quella che hai letto. Se invece ti piace la fuffa ne puoi vedere un bell'esempio facilmente.