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E’ necessario provare il nostro libero arbitrio o si tratta di un assioma autoevidente?
In qualità di esseri umani siamo entità concettive. Come tali, abbiamo modi alternativi di pensare che possiamo scegliere. Essenzialmente, abbiamo la scelta di esercitare uno sforzo mentale per essere logici o di evitare di fare lo sforzo. Questa scelta fondamentale è la definizione stessa del nostro libero arbitrio. Il nostro codice di valori morali implica che ognuno di noi deve continuamente confrontarsi con un’alternativa basilare – che non è quella famosa di Shakespeare “vivere o non vivere” ma quella di “pensare o non pensare.” L’alternativa a cui ci troviamo davanti consistentemente è sempre tra due o più possibili azioni e di poter scegliere sempre quella che è nel nostro migliore interesse di vita. Per raggiungere il nostro scopo, non possiamo sottrarci dallo sforzo di dover essere guidati dal ragionamento logico. Dove non è possibile fare uno sforzo mentale per ragionare, non esiste alternativa. Dove non esiste alternativa, non esiste libero arbitrio. Dove non esiste libero arbitrio la moralità è impossibile e irrilevante.
iebitas_orientamento.analitico.pragmatico ---- Ciao iebitas, è un po’ che non ti sento.
La tua è una vera sfida alla fallacia del ragionamento circolare. Ho bisogno di pensarci su un po’ ancora. Spero di poter risponderti meglio.
Lampadin... --- Ti ringrazio, ma, credimi, anch'io ho difficoltà ad esprimermi con chiarezza lampante. Ci sono persone qui su Answer che sono dei veri pro letterrari che mi lasciano nella povere! Un assioma è in sé un auotoevidenza. Infatti, aggiungere la parola "autoevidente" al concetto di assioma è superfluo. Un assioma è una verità che non ha bisogno di essere provata, ma che è necessaria per provare verità che non sono autoevidenti. Per esempio: E' assiomatico che siamo entità vive. Se qualcuno ti chiede, "Come sai che sei vivo o hai solo l'illusione di essere vivo?" Tu potrai rispondere che prima di poter parlare del concetto illusione bisogna accettare il fatto di essere reali, vivi. Se non siamo vivi, se la realtà non esiste, non c'è ninete da provare.
testafre -- Infatti, libero arbitrio significa libertà di agire secondo la propria volontà e non secondo la volontà di qualcun altro. E questo concetto mi porta anche a rispondere alla risposta che mi ha dato il mio amico iebitas. A volte la facciamo più complicata di quello che è. La scelta di fare lo sforzo di pensare o non pensare è nostra in ogni secondo della nostra vita libera. Ma per violare il nostro libero arbitrio bisogna che ci sia una forza esterna che ci impedisca di attuare la nostra volontà. Solo quando siamo obbligati a fare la volontà di qualcun altro perdiamo il nostro libero arbitrio. Per questo motivo, l'iniziazione della forza fisica su di un'altra persona è la violazione più immorale, perché è l'unico modo per togliere a quell'individuo la libertà del suo essere, dell'uso della sua facoltà razionale.
testafre -- Infatti, libero arbitrio significa libertà di agire secondo la propria volontà e non secondo la volontà di qualcun altro. E questo concetto mi porta anche a rispondere alla risposta che mi ha dato il mio amico iebitas. A volte la facciamo più complicata di quello che è. La scelta di fare lo sforzo di pensare o non pensare è nostra in ogni secondo della nostra vita libera. Ma per violare il nostro libero arbitrio bisogna che ci sia una forza esterna che ci impedisca di attuare la nostra volontà. Solo quando siamo obbligati a fare la volontà di qualcun altro perdiamo il nostro libero arbitrio. Per questo motivo, l'iniziazione della forza fisica su di un'altra persona è la violazione più immorale, perché è l'unico modo per togliere a quell'individuo la libertà del suo essere, dell'uso della sua facoltà razionale.
testafre -- Mi scuso per la ripetizione del testo. A volte il mio computer mi fa questo scerzo.
iebitas_ --- Tendo a pensarla molto come Dennett, ma non tanto come compatibilità tra determinismo e libero arbitrio, ma come compatibilità tra Legge Causale e Libero Arbitrio. Inesorabilmente, ogni effetto ha una sua precisa causa, ed ogni causa ha un suo preciso effetto. Anche il modo di pensare e le scelte volontarie non si esimono dalla legge causale. Ma gli anelli di causa ed effetto sono indeterminati e creativi. Nuove idee sono possibili negli individui e sono le nuove idee che diventano a loro volta cause delle svolte della storia umana. La volontà di esprimere ed attuare nuove idee può essere oppressa, violata dalla volontà di un’altra persona. Ed è solo in questo modo che il libero arbitrio di una persona può essere soppresso e diventare inesistente. Il libero arbitrio non è altro che l’attuazione della propria volontà individuale. La libertà individuale risiede nella libertà di scelta secondo la propria volontà e non secondo la volontà di qualcun altro. L’unico mez
L’unico mezzo per violare il libero arbitrio di una persona è di usare la forza fisica ed obbligarlo a non fare la sua volontà. Che io abbia la scelta di rispondere a questa conversazione secondo la Legge Causale non è una prova che nega l’esistenza della mia libertà di scelta. Al contrario, è la prova che nella Legge Causale esiste libertà di scelta. Ma se qualcuno entra nella mia stanza e mi punta la pistola per farmi agire contro la mia volontà, in quel memento il mio libero arbitrio diventa irrilevante e quindi inesistente. Per questo motivo, l’iniziazione della forza fisica per obbligare qualcuno ad agire contro la sua razionalità è la violazione più immorale, perché è l'unico modo per togliere a quell'individuo il suo libero arbitrio.
? ----- La libertà di scegliere non esiste per chi è obbligato consistentemente a fare la volontà di qualcun altro. E’ questo che si deve intendere per Libero Arbitrio. Nella misura in cui la collettività o qualcun altro obbliga CON LA FORZA FISICA un individuo ad agire contro la sua volontà razionale è il grado di libertà che quell’individuo perde assolutamente in ogni contesto della realtà. Il Libero Arbitrio è sempre libertà contestuale. Non è mai libertà di violare la legge causale.
Ciao Maral – Forse la mia domanda è solo quella di poter giustificare l’importanza della libertà individuale e di definire il libero arbitrio come volontà libera. Essenzialmente, vivendo in una società, quello che conta è essere consci che quando facciamo una scelta importante possiamo farla secondo la nostra volontà o anche secondo il condizionamento della volontà di qualcun altro, tuttavia sempre volontariamente, in contrapposizione al caso in cui dobbiamo fare la volontà altrui obbligati dalla forza fisica di qualcun altro.
Mid Night --- Secondo me quello che è importante nel concetto di libero arbitrio è se possiamo agire liberamente secondo quello che pensiamo o se siamo obligati da qualcuno con la forza a fare quello che non vorremmo fare.
7 Antworten
- vor 9 JahrenBeste Antwort
Se non ti offendi, copio-incollo la mia risposta appena data a un'altra domanda sul determinismo (scriverei più o meno le stesse cose). Non so perché, ma oggi ci sono un sacco di domande sul libero arbitrio.
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Se vogliamo affrontare la questione dal punto di vista più serio (studi neurofisiologici, teorie dell'agire, etc.), allo stato attuale il determinismo è l'ipotesi che riscuote maggior successo, anche se i filosofi libertari (che sostengono l''influenza della fisica dei quanti nel rendere in parte indeterminato il nostro agire), seppur in minoranza, sono di idea diversa.
Devi poi considerare che molti, fra cui il celebre Daniel Dennett, sostengono che il libero arbitrio sia compatibile con il determinismo (i così detti compatibilisti appunto). Io personalmente trovo molto deboli i loro argomenti, ma altri li ritengono validi.
Chiuso l'excursus. In parte siamo "naturalmente" portati a pensarci come cause prime delle nostre azioni, più che come cause ultime. Da qui la tendenza a percepirci come dotati di libero arbitrio.
Poi, la società moderna (in senso esteso) pone molta importanza al concetto di libertà. Magari un antico greco, di visione più fatalista, non sarebbe stato così scosso dal determinismo.
- vor 9 Jahren
Dici dunque che possiamo scegliere se pensare o meno ? La prossima notte insonne, quando contemplerò l'ipotesi di suicidio, cercherò di ricordarmene. Anche tutta quella pappardella logico-razionale sulla positività del vivere e degli scopi da raggiungere...tutto questo nauseabondo positivismo (psicologicamente inteso si capisce)...mi sarà senz' altro d' aiuto.
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@Maral: peccato che né Penrose, né la macchina abbiano deciso di esistere
- ?Lv 4vor 4 Jahren
history significa bagaglio culturale ed io lo interpreto come un bagaglio che troviamo alla nascita e che guy mano che cresciamo riempiamo ed "arricchiamo". Quando si segue questo significa che si segue l'indottrinamento e ogni cosa che spesso non coincide con i propri desideri e non appartiene assolutamente a se stessi. in keeping with avvalersi del libero arbitrio si deve essere liberi nella mente, si deve fare piazza pulita di ogni cosa ed insegnamento che non parte da noi e quindi la risposta alla tua domanda può essere solo questa: O si segue il history personale oppure si segue se stessi. Impossibile pensare che si u . s . il libero arbitrio se si è condizionati da un'infinità di desideri, idee e quant'altro la vita offre. Buon Anno a tutti.
- etceteraLv 7vor 9 Jahren
Il libero arbitrio mi sembra piuttosto una conseguenza del modo in cui ci appare quella prospettiva particolare che dà luogo alla rappresentazione dell' io nel suo costante rapporto con il mondo. La prospettiva particolare è un rapporto a doppio senso tra io e mondo che conferisce significato, il libero arbitrio si mostra nel momento in cui è il soggetto che appare a se stesso come autore del significato di di questa prospettiva: in tal caso essa può quindi sempre essere cambiata per libera scelta di un soggetto che agisce svincolato (astrattamente tenuto separato) dalla prospettiva stessa. Nel senso opposto appare invece un mondo che determina in prospettiva un soggetto e in tal caso non vi è alcuna possibilità di scelta per il soggetto stesso, la prospettiva è quella del mondo che agisce dal di fuori per costruire il significato particolare dell' io. Penso che entrambi i momenti siano sempre presenti, anche se opposti sono entrambi modi lecitamente includibili nel modo di essere e significare delle cose e non separabili tra loro.
Cito un esempio di Penrose che riportai molto tempo fa su Answers. Supponiamo che ci sia una macchina perfetta che può predire algoritmicamente qualsiasi cosa accada (la macchina agisce come interprete automatico dell' intero universo), io chiedo alla macchina di predirmi se dopo aver letto la sua risposta spegnerò o lascerò accesa la macchina stessa. Penrose vuole dimostrare che il libero arbitrio esiste, perché qualsiasi risposta mi darà la macchina perfetta, una volta che avrò letto la sua risposta io sarò sempre libero di fare l' opposto a quanto essa ha predetto. Ma in realtà Penrose ha già assunto per vero ciò che voleva dimostrare, ossia che sono proprio io ciò che dà o nega senso a tutto il calcolo della macchina e non la macchina a dare significato e senso a ciò che sono. Forse la risposta giusta è che la macchina dà significato a me nel modo in cui io dò significato alla macchina e non c' è alcun modo per sostenere la preminenza di uno di questi due momenti in quanto uno rimanda sempre all' altro.
In conclusione il libero arbitrio emerge, esattamente come la sua negazione dal modo in cui rappresentiamo e viene rappresentata la nostra esistenza.
Ma Mid Night, non si decide di esistere, a chi capita capita senza alternative.
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- Anonymvor 9 Jahren
Libero arbitrio? Sei sicuro che tutte le persone lo possiedano? Forse alcune, a prescindere, non possono scegliere liberamente, o forse tutte. Se le nostre scelte, e quindi anche la scelta di pensare, dipendono da come siamo fatti, non è tutto predeterminato? Comunque ti devo contraddire sull'ultima affermazione, la moralità esiste anche senza libero arbitrio, equivarrebbe alla legge imposta all'uomo-schiavo, e sarebbe forse ben più rilevante in mancanza di libertà e possibilità di scelta, che non in presenza d'esse. Certamente un modo monotono, nella norma, senza individui dotati di libero arbitrio, sarebbe molto più importante l'accettazione collettiva delle norme, che siano di carattere morale o altro, rispetto ad un mondo vario, ad una società varia e libera. Il pensiero è una minaccia per la perfezione, e la perfezione è utopia, è morte. E' assenza di libertà.
Quelle(n): Se non fossimo in grado di scegliere, se fossimo tutti uguali, il mondo non sarebbe vario, il mondo sarebbe morto. In fin dei conti... Nessuno, o quasi, è completamente libero... Tuttavia molti lo sono quanto basta. - vor 9 Jahren
Allora il libero arbitrio è una ottima cosa, dovrebbero usarlo tutti.
Più che libero arbitrio è la amatissima LIBERTA' da esercitare sempre in mille modi!
Ma non è vero che (parole tue):_"Dove non è possibile fare uno sforzo mentale per ragionare, non esiste alternativa. Dove non esiste alternativa, non esiste libero arbitrio." perchè sei tu che hai scelto di parlare con quella persona,che tra l'altro è LIBERISSIMA di mandarti affan**** con i tuoi ragionamenti e tu sei LIBERISSIMO di andartene senza cercare di avere ragione, perchè non ce ne frega una cara fava..preferisco il VIVERE O NON VIVERE del buon shackespeare ahjah ciao waglio un saluto da napoli
- Anonymvor 9 Jahren
Amo come ti esprimi, vorrei poterlo fare anch'io.
Dopo averci pensato e dopo aver letto e riletto questa domanda, non riesco a rispondere perché non riesco a capirla. Troppo impegnativa. Mi chiedo come tu abbia fatto ad aver ottenuto un linguaggio così difficile, cosa che io, pur volendolo non ne sono capace. Ti chiedo quindi cos'è un assioma auto evidente.