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DrEvol
Lv 7
DrEvol fragte in Arte e culturaFilosofia · vor 9 Jahren

Qual è lo scopo della moralità?

Gli animali sono entità amorali. E' una necessità solo umana la moralità? Perché si o perché no?

Update:

Lorenzo --------- Ho detto che gli animali sono entità Amorali - la "A" significa privi di moralità. Siamo d'accordo su questo punto. Quello che possiamo ancora discutere a proprosito della tua risposta è se la moralità ha esclusivamente una funzione sociale "vivere bene in società" o "andare d'accordo" oppure se la morale è necessaria per vivere bene anche su di un'isola deserta. Per esempio se dobbiamo distinguere il bene dal male anche se viviamo da soli oppure se è possibile vivere bene ed essere immorali.

Update 2:

Stefano – Siamo d’accordo che la morale è l’indispensabile guida delle azioni umane. Dobbiamo riesaminare insieme se morale e etica sono sinonimi e se sono prodotti della mente concettiva dell’uomo o istinti animali. Comunemente si può parlare di moralità e di etica come sinonimi di modi di pensare. In filosofia si può distinguere l’etica come lo studio dei principi morali di un pensiero culturale particolare. L’etica della filosofia di Platone potrebbe essere diversa dall’etica insegnata secondo la filosofia esistenzialista; l’etica cristiana è diversa dall’etica islamica o da quella buddista, etc.

Update 3:

Alter ego ---- Nel mio contesto non voglio fare una distinzione tecnica tra morale e etica. Lo so che sono possibili più distinzioni, ma in pratica, quando dico che una persona agisce immoralmente dico anche che segue dei principi non-etici o che non è atico nel suo agire. Anche per quanto riguarda le regole dei lupi o degli animali. non c'è niente da discutere. Sono regole imposte dalla natura. Non sono scelte concettive. I lupi non si chiedono se è morale agire per il bene comune dentro il branco o se scegliere di fare l'imprenditore privato.

Update 4:

Maral ------ Chi ti ha insegnato a scrivere così bene equivocando tra scienza e poesia in modo quasi indistinguibile? Hai l'animo dell'artista, ma so che ti nutri di scienza. Comunque, frasi come "[l'uomo]...confuso dai dubbi e dalle illusioni della sua consapevolezza..." non chiariscono la domanda. L'annebbiano volutamente, rassicurandoci che avere dubbi è inevitabile, ma che la felicità la proviamo solo quando i dubbi si dispellono. Ciao, è sempre un piacere leggerti.

Update 5:

Serj • ALovelyDeadBoy --------- Tu pensi che le norme della moralità sono sempre norme soggettive, quindi arbitrarie, o possono essere oggettive come le leggi della fisica, della chimica o della biologia? Esistono principi morali assoluti, che sono tali sia se vengono condivisi o no da una collettività?

Update 6:

Panter -------- Hai una visione ampia, direi cosmica, dell’apprendimento della moralità. Per quanto riguarda l’uomo e la sua vita, penso che sarai d’accordo con me nel vedere che la moralità è un processo concettivo, l’acquisizione di un codice di valori che dobbiamo scoprire/apprendere e che ci serve per vivere. Più che di “falsi istinti” parlerei di errori di ragionamento, dato che non siamo infallibili. La moralità ha senso solo nelle azioni che compiamo. Se i concetti che formano il nostro codice sono razionali, le nostre azioni saranno morali. Se i concetti del codice di valori sono irrazionali, agiremo irrazionalmente, distruggendo invece di creare valori.

Update 7:

Sattva ----- Penso che gli esseri umani si sono staccati dalla intima connessione con la natura che hanno gli animali proprio perché lo sviluppo concettivo del suo cervello glielo ha permesso. Ed è questa nuova facoltà evolutiva che ci impone la necessità di pensare se un’azione è in funzione della vita e del suo miglioramento o se conduce al peggioramento della vita o alla sua distruzione. Possedere un codice di valori morali è una ncessità esistenziale di chi possiede la acapcità di percepire la natura oltre i sensi – attraverso i concetti, con astrazioni.

Update 8:

bob g ----- Fai un’analisi insolita della moralità e mi sono piaciute queste righe in particolare: “L' uomo invece non ha istinti che lo possano guidare e la sua vita si apre fin da subito come possibilità,l'animale è chiuso,l' uomo è aperto e in questa fondamentale differenza s'inserisce anche la morale,la quale funge da principio regolatore che guida l' uomo di volta in volta attraverso l' esistenza.” Sono d’accordo. Ma ti chiedo di pensare, come ho già chiesto ad altri, se un codice di valori morali può essere oggettivo, può esistere per l’uomo razionale, indipendentemente dalla condivisione sociale o dalle aberrazioni culturali dei tempi storici e delle regioni geografiche.

Update 9:

Cucciolo di Übermensch ----- E’ vero che nessun individuo nasce con una sua morale. Ed è anche vero che ogni società deve ereditare la moralità da individui che l’hanno per primi pensata, codificata ed imposta. La genealogia della morale risiede, dunque, nella capacità della mente di un individuo di scoprire un nuovo principio etico e di cambiare il codice di valori che ha acquisito dalla società in cui è nato.

Update 10:

Wave Function ---- “La morale è una cosa che nasce in seno alle comunità e serve a renderle stabili” Il seno della comunità è l’individuo capace di scoprire i principi morali universali che non contraddicono la natura razionale dell’uomo.

11 Antworten

Bewertung
  • bob g
    Lv 6
    vor 9 Jahren
    Beste Antwort

    Beh,innanzitutto credo che vada ben evidenziato il fatto della radicale differenza tra amorale e immorale,differenza che a quanto sembra tu conosca,ma leggendo alcune riflessioni mi sorge il dubbio che qualcuno ne confonda il signicato e allora diciamo che amorale è l' animale,il quale si pone al di quà della morale e amorale è pure Dio che invece se ne pone al di là e in questo contesto si potreebbero recuperare le parole del vecchi Eraclito per il quale "tutto è giusto per il Dio",quindi si può dire che con il termine amorale ci si riferisce a qualcosa che con la morale non ha niente a che fare,ponendosi al dì fuori del recinto entro il quale si muovono la morale e l'immoralità che naturalmente sorgono assieme,dal momento che appena si definisce qualcosa come morale,ciò che la trasgredisce è immorale......--Ma prima di rispondere alla domanda su quale sia lo scopo della morale,credo sia utile chiedersi che cosa sia la morale e mi sento di poter dire che la morale è guida che regola tramite leggi,principi, la condotta dell' uomo,ma questi principi non mi sembrano possano essere considerati assoluti in quanto si può notare il loro mutamento nei diversi constesti sociali e nelle diverse epoche storiche,,..per esempio,in occidente figlio della cultura Cristiana,la morale viene associata quasi automaticamente alla sessualità e ai principi del Cristianesimo,perchè l' uomo è impregnato di questa cultura e per esempio considera immorale una perversione sessuale e non considera invece immorale l' inquinamento della natura.,naturalmente la società sta cambiando e i principi morali con essa stanno acquisendo forme nuove,questo soprattutto per il venire meno del Cristianesimo,per esempio,un tempo quando la religione permeava la quotidianità,le persone cadevano in depressione perchè il senso di colpa dell' aver commesso un peccato,oggi invece le persone vanno in depressione perchè non hanno un lavoro,perchè si sentono inutili e inefficienti dal punto di vista lavotativo.Quindi si può dire che le regole e i principi che formano la morale cambino nel tempo e nello spazio,ma quello che non cambia è la necessità per l' uomo di avere una morale,che poi si manifesta nei modi più diversi,..per esempio Nietzsche cita una tribù selavaggia che aveva delle regole assurde ai nostri occhi.Ma quello che importa a questo punto,al di là delle contingenti manifestazioni della morale,è sapere il motivo della necessarietà della morale,che significa poi rispondere alla tua domanda.A mio avviso lo scopo della morale è quello di colmare un vuoto e più precisamente quel vuoto che si viene a creare per l' assenza di istinti regolatori che a differenza dell' animale,all' uomo mancano,difatti l' animale è precodificato e la sua vita �� chiusa,cioè sebbene sia nell' aperto,per adoperare un linguaggio di qualcuno,esso non è consapevole di questa apertura.L' uomo invece non ha istinti che lo possano guidare e la sua vita si apre fin da subito come possibilità,l'animale è chiuso,l' uomo è aperto e in questa fondamentale differenza s'inserisce anche la morale,la quale funge da principio regolatore che guida l' uomo di volta in volta attraverso l' esistenza.Quindi lo scopo della morale sarebbe quello di essere una guida nella sua essenza più originaria e autentica,poi potrebbe manifestarsi anche come volontà di dominio o altro ma queste sono solo le sue manifestazioni.----@Cioè tu chiedi se possa esistere una morale assoluta valevole in ogni tempo e in ogni contesto culturale e sociale?Io rispondo di no che non è possibile,per vari fattori,primo,.,su quale base e su quali parametri verrebbe scelto questo codice?Perchè una cosa dovrebbe essere morale e un' altra no?chi lo deciderebbe?perchè dovrebbe essere immorale avere 2 o tre mogli?e invece morale averne solo una?a cosa si aggancerebbe questa presunta morale oggettiva per imporsi sulle altre?Alla fine come scegliere cosa è morale e cosa no?Poi io vedo tutto questo come un tentativo di bloccare,inutilmente,l' inesauribilità della vita,la sua espansione,..l'esistenza non è un oggetto che si possa controllare e incanalare entro confini e argini,ma è dinamica e fluida nel suo accadere,...quindi,come detto sopra,la morale è necessaria all' uomo,in quanto a differenza dell' animale manca di istinti precodificati che lo guidano,ma questa necessarietà non può presentarsi assoluta e fissa,perchè non è qualcosa che cade dal cielo,ma viene stabilita di volta in volta a seconda del contesto culturale,,credo che non sarebbe nemmeno asupicabile volere una morale assoluta perchè questo significherebbe che non c'è cambiamento,ma questo è impossibile,dal momento che la vita stessa è in perenne mutamento,..le morali nascono,s' impongono e muoiono come le società dalle quale nasce..la morale riflette il contesto storico e culturale,..

  • vor 9 Jahren

    Già, gli animali sono entità amorali, proprio come gli dei. Al di là del bene e del male, come direbbe Nietzsche.

    La moralità appartiene solo agli esseri che popolano la terra di mezzo, gli uomini, perché a questi esseri strani non è data una via indefettibile da seguire, sono coscienti di ciò che fanno e questo li espone al rischio di una scelta, dunque alle conseguenze che scaturiscono da questa scelta volontaria. L' uomo, a differenza dell' animale, sente di scegliere da solo il proprio inferno o il proprio paradiso e questa scelta lo getta nell' angoscia di una possibile colpa. Poco importa se da un punto di vista oggettivo razionale neghiamo il libero arbitrio, la percezione soggettiva del nostro libero arbitrio è indiscutibile. Che io risponda o meno a questa domanda, anche se è già scritto da sempre nel destino dell' universo intero per la consequenzialità del principio di causa effetto, lo sento e lo vivo come una mia scelta con tutte le conseguenze del caso e sarà tua la scelta di leggere fino in fondo la mia risposta o fermarti alla prima riga mandandomi a quel paese.

    Ecco che allora l' uomo e solo lui ha bisogno di darsi da solo una via per non mettersi a errare (ossia per non girare a vuoto) confuso dai dubbi e dalle illusioni della sua consapevolezza, la morale indica la via per la felicità. Non il piacere, bada bene, perché il piacere non è la felicità, la felicità per essere tale deve esprimere un progetto che la renda consistente, la felicità è il risultato di un percorso da cui il piacere può distrarre ingannando, il piacere non ha bisogno di direzioni sensate, la felicità sì..

    Gli altri esseri, quelli che vivono sopra o sotto la terra di mezzo, già sono nella felicità, perché conoscono l' eternità dell' attimo presente, lo vivono nella sua eternità, l' uomo no, l' uomo conosce solo la fugacità dell' attimo e sente che ogni suo presente è il preludio di un attimo futuro e così via. La morale è la via e il bastone che sorregge il viandante bipede umano passo dopo passo nella speranza di giungere alla fine alla meta felice, di non perdersi dopo un passo sbagliato che lo getta nell' angoscia. Solo l' uomo ha bisogno di progettare il suo cammino, non gli animali, non gli dei.

    DrEvol, quella che tu chiami confusione (accusa che mi rivolgono volentieri i cultori del pensiero lineare che attentamente separa) è un tentativo di interpretare in modo comprensivo senza escludere. Scienza e poesia sono certo diverse, ma questo non esclude un reciproco richiamo che può persino recare la gioia di una scoperta inattesa. Più probabilmente comunque io mi fermo al livello della sola confusione :) ciao

  • Tutti gli esistenti (materia compresa) sono privi di moralità. La moralità si apprende da un rimando continuo tra coscienza individuale e coscienza sociale, ed è per questo che l'essere umano è l'unico che può arrivare tramite la mente a conoscerla ed applicarla, ma purtroppo la moralità è spesso soffocata dall'egoismo personale o dalla malvagità che procura un danno sociale e quindi va regolata con le leggi sociali.

    Cos'è quindi la moralità? non può essere certo la ricerca della felicità individuale a meno che per felicità si intenda il rispetto di sé stessi e di tutta l'esistenza (animali e materia compresi), e aggiungo che se qualcuno la pensasse come Heidegger con le sue categorie rispondo subito che ne H. ne chi la pensa come lui sappia cosa sia la moralità, ..anzi lo sa ma poi non la applica per soddisfare propri fini personali.

    Neanche è la ricerca della felicità intesa da E.Severino che è -data comunque- dal compimento del destino alla morte dell'essente che diventa eterna indipendentemente dal fatto che l'essente si sia comportato moralmente o no.

    La moralità ha come scopo il contenimento dei falsi istinti che possano arrecare danno all'esistenza tutta.

    ps. dato che "la moralità si apprende" non sono tanto sicuro che molti animali non siano in grado di apprenderla (anche se in maniera minimale e ridotta al gruppo), come non sono tanto sicuro che la natura stessa non sia in grado di apprenderla anche se in maniera empirica (al contrario di quanto afferma Nietsche).

  • vor 9 Jahren

    Gli animali sono esseri irrazionali, guidati dall'istinto.Gli animali sono amorali ossia non conoscono la moralità e non sentono il bisogno di avere una morale.L'uomo, indipendentemente dal grado di cultura, necessita di una morale, ossia da un insieme di norme di comportamento condivise da una collettività.

    Qui è necessaria una distinzione,perché la morale può appartenere a tutti, mentre l'etica ha un livello astrattivo maggiore, è uno studio sulla morale.

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  • Anonym
    vor 9 Jahren

    La morale è indispensabile per orientare il corso delle azioni umane, è colei che ci guida nella società e che mossa sapientemente dalla coscienza ci fa comprendere ciò che è giusto o sbagliato. Se parli di un singolo individuo credo sia più appropriato il termine "etica", frutto di una personale rielaborazione delle proprie esperienze e summa del nostro processo conoscitivo. La morale spesso è meschina, appartiene al popolo, è fatta dal popolo, con i suoi pre-giudizi mentre l'etica credo sia autonoma, propria e di nessun altro! Per quanto riguarda il tuo paragone con gli animali, credo sia arrivato il momento di sfatare un luogo comune: questo anno ho frequentato il terzo liceo scientifico e dunque nel programma di Biologia ho affrontato il discorso sull'etologia, scienza che studia il comportamento degli animali il cui pioniere è stato Konrad Lorentz. Questo ha dimostrato non solo le risapute qualità degli animali (fedeltà,intelligenza) ma anche che sono dotati di una profonda moralità basata su altruismo, lealtà, compassione, capacità di consolazione e perdono. Quindi non condivido il fatto che essi siano ritenuti immorali poichè anche essi hanno una vita sociale e hanno capacità cognitiva avanzate!

    Ciao :-)

    Quelle(n): Mi interesso di un pò di tutto
  • vor 5 Jahren

    La morale, la morale come la intendiamo oggi...è una barzelletta. La moralità viene dettata d a chi ci vuole opprimere sotto il suo tallone. La legge morale umana non corrisponde minimamente a quelli che sono i reali principi attraverso la quale ogni creatura è Viva e Libera. Per vivere una vita degna di essere vissuta bisogna riuscire a lasciarsi alle spalle tutto ciò che ti hanno insegnato e rinascere dalle tue ceneri. I tuoi genitori sono la matrice, e se questa società è così malata e perversa allora tutto ciò che ti hanno tramandato riguardo la moralità è falso. Se i genitori sono gli scrigni originali di tutto ciò che noi diventeremo (del nostro pensiero fondamentale perlomeno), allora sono inevitabilmente condizionati a loro volta dall'esistenza all'interno di questa società marcia, che vuole mangiare vite per produrre esistenze...Vivi secondo principi personali, non lasciare che nulla ti influenzi. E allora avrai superato il principale ostacolo fra te e la realizzazione del tuo IO.

  • Anonym
    vor 9 Jahren

    Serve a creare un essere umano morale, vale a dire un essere umano che, a prescindere di tutto:

    -1 se ne stia buono buono in un cantuccio senza mire espansionistiche

    -2 che obbedisca senza fare lo schizzinoso

    -3 che sia costante e prevedibile.

    La morale è una cosa che nasce in seno alle comunità e serve a renderle stabili.

  • Anonym
    vor 9 Jahren

    Più che lo scopo mi interessa la genealogia. Nessun individuo nasce e costruisce una morale orientata ad uno scopo, la eredita dal suo gruppo culturale di appartenenza. Per ogni popolo esiste una morale, ed anche all'interno di un popolo si possono distinguere differenze non marginali.

    Ogni morale è espressione degli ostacoli che una cultura ha dovuto superare e della natura stessa delle persone appartenenti a quella specifica cultura.

    Nessun comportamento è quindi immorale, il problema è relativo. Ciò che è immorale per te, per me può essere una sublime manifestazione di comportamento morale (pensa all'etica Nietzschiana della volontà di potenza).

    Io non classificherei gli animali tutti allo stesso modo: esistono tantissimi livelli di "complessità", L'essere umano è solo quello che sta più in alto nella scala di questa complessità. Non si può dire che gli animali siano esclusivamente istintivi e che non acquisiscano alcuno schema comportamentale dal loro gruppo.

  • vor 9 Jahren

    Morale non é lo stesso che etica. Si può essere etico e immorale. Morale é l' assieme di convenzioni e valori di un determinato gruppo sociale in un periodo storico determinato. La morale permette qualificare gli atti degli uomini all' interno del gruppo sociale in cui partecipa o vive. Se le prendiamo come regole di convivenza, anche gli animali hanno regole, naturali ma regole. Tra i lupi ve ne sono regole che tradite possono portare l' individuo alla morte. Come tra gli uomini.

  • Anonym
    vor 9 Jahren

    Gli animali sono entità morali? Assolutamente no. Gli animali non hanno una moralità, non hanno una conoscenza, si uccidono fra di loro, rubano il mangiare agli altri, fanno un po' quello che gli pare. Solo l' uomo è morale, è morale perché è superiore agli altri animali, ed è superiore agli altri animali perché è morale, perché ha la coscenza, chi più e chi meno. Lo scopo della moralità è quello di vivere insieme in perfetta armonia: pensa se tutti uccidessero, rubassero, traddissero le proprie moglie e via dicendo, sarebbe una società civile? Assolutamente no. Quindi bisogna essere morali per vivere bene in società. E, per chi crede, per andare in Paradiso. Ma siccome non pratica quasi più nessuno, hanno dovuto istituire la prigione per assicurarsi questa moralità (e comunque si uccide, ruba e tradisce lo stesso, quindi alla fine...). E a questo che serve la moralità.

    Sì, scusa, leggevo di fretta. Gli animali sono esseri amorali, l' uomo morale. Quindi l' uomo ha bisogno della moralità per vivere bene in società. Ma se un uomo vivesse da solo in un' isola deserta (mettendo per assurdo che abbia piante da frutto per poter mangiare in abbondanza e un laghetto per bere quando vuole) non ci sarebbe neache la moralità, perché la moralità E' il vivere bene con gli uomini. Cosa dice la moralità? Non uccidere, non rubare, non commettere adulterio, rispetta i genitori, ecc. Se non ci sono persone, non puoi uccidere, rubare, commettere adulterio, non puoi fare nulla di tutto questo, quindi la moralità esiste solo quando si vive in comunità con le altre persone. Dunque, se si vivesse da soli la moralità nemmeno esisterebbe, perché è fatta solo per il vivere in comunità. Poi, per chi crede, la moralità serve per andare in Paradiso, ma è una moralità rivolta solo verso Dio, pregare, fare digiuni ecc., non la moralità che intendiamo noi, quella verso gli uomini.

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