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Perché a volte una parola finisce per significare l'opposto del suo significato originario?
Ad esempio il cinico era in origine un filosofo dispregiatore delle comodità della vita e alla ricerca della felicità attraverso la virtù morale perseguita senza compromessi (basta ricordare Diogene, fondatore della scuola cinica).
Oggi una persona cinica è invece in genere chi ricerca la soddisfazione di tutte le comodità della vita a mezzo di compromessi morali e con totale disprezzo per la virtù.
Cosa ci sta sotto a questo radicale ribaltamento di significato?
6 Antworten
- EL -Lv 6vor 7 JahrenBeste Antwort
C' è un rovesciamento di significato, dici. E fai l'esempio del cinico. Ma il rovesciamento c'è soltanto a un certo livello di profondità e forse di contenuto. Rispondo così, per istinto, che hai già dato la risposta cominciando col dire che “il cinico era in origine un filosofo dispregiatore”. (“delle comodità della vita”, hai poi aggiunto). Ma evidentemente è rimasto quel “dispregiatore” come l'essenziale del significato, capace di resistere al mutare dei tempi. C'è poco da meravigliarsi. Col mutare dei tempi mutano valori e contenuti, ma qualche “dispregiatore” resta, e non ha importanza di che cosa sia poi un dispregiatore.
C'è da notare piuttosto che una volta il dispregiatore per sé non significava una negatività morale. Si poteva aver in dispregio, e casomai approfondire che cosa e perché. Oggi non si può essere un dispregiatore. Bisogna far la parte dell'estimatore, dell'ammiratore, è (appare) una brutta cosa essere un dispregiatore E se uno dispregia che se ne stia zitto, questa è la moda dei tempi. Ciao!
- ?Lv 5vor 7 Jahren
Come suggerisce Garbino lascio il link alla mia vecchia domanda che può tornare utile: http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=201...
Anche io personalmente sono d'accordo con Vavax, è l'ambiente infine che plasma la parola secondo le sue misure. Ma è bene in chi è conscio di questo definire la differenza che corre tra il significato originario e quello che è stato preso in prestito. Ci sarà quindi un Cinico alfa e un Cinico beta, dove il Cinico beta avrà preso in prestito il signficante, ma non il significato e viene quindi usato erroneamente forse per ignoranza, forse per mancanza di parole adatte a definire il nuovo "cinico", forse per giustificare in parte la mancanza di virtù. Io comunque quel "cinico" moderno lo definirei più come egoista violento.
Ciao etcetera ;)
- VavaxLv 7vor 7 Jahren
Le lingue sono codici (un termine equivalente a sistemi di segni, ma molto più comodo nell’uso), cioè sistemi di corrispondenze tra l’ordine dell’espressione e l’ordine del contenuto, destinati alla trasmissione di informazione tra un emittente e un ricevente attraverso la produzione e la diffusione di messaggi.
Le lingue verbali vivono in diacronia, cambiano nel tempo (suoni, significati e forme delle parole, sintassi, etc.); questo perché sono,appunto, codici (prevalentemente) arbitrari (se fossero iconici, non avrebbero motivo di cambiare). Il cambiamento non è intenzionale, deciso dal singolo, ma si realizza nell’uso della “massa parlante”.
Dal libro d'italiano di mio figlio con cui, stamane dopo aver letto la domanda, ci siamo anche "beccati", ma aveva ragione lui, credo...
- ?Lv 7vor 7 Jahren
Ciao ;-)
come non darti ragione !
Anzi io tendo ad asserire che ci sono molte ragioni che inducono la gente a disimparare la propria lingua per un eccesso di termini in inglese che addirittura sostituiscono il nome di ministeri !
Per non parlare dei media e dei social network; insomma una sorta di nuovo imbarbarimento.
Per quanto riguarda degli specifici termini che assumono oggigiorno un significato contrario, direi che entrano bene in lista " piuttosto " e " passione " ma sicuramente ce ne sono a bizzeffe.
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- GarbinoLv 7vor 7 Jahren
@Mymind, scusa ma ti vorrei chiedere di riportare il link della tua domanda: Il contrario di empatico è cinico? - di circa sei mesi fa.
Ciao Etcetera e scusa la richiesta che ho fatto a Mymind ma penso che quella domanda possa essere utile alla discussione sull' argomento.
In effetti il termine cinico inizialmente delineava un disprezzo per l' umanità unito ad una ferrea virtù.
Invece adesso viene usato più per un significato, se vogliamo dire, negativo, in cui oltre al disprezzo si unisce anche un' insensibilità nei confronti dell' umanità che porta ad usare e a danneggiare il prossimo. E sotto questo cambiamento non ci può essere che l' ignoranza. E' come per il verbo verificare, cosa questa che mi infastidisce sempre, che attualmente viene usato nel significato di accadere, succedere. Almeno questo a mio avviso. Garbino.
@Completamente d' accordo con Vavax. La massa urlante tende a modificare per ignoranza e non c' è nessuno che la corregge. Viene tutto omologato senza resistenza. Soprattutto dal giornalismo televisivo e dai talk shaw, dove spesso regna un' ignoranza abissale. Garbino.
- vor 7 Jahren
Cinico,in senso filosofico,è una virtù,in senso di definizione caratteriale è un' offesa,una critica .Non cambia il significato delle parole,cambia l'uso che se ne fa;al limite cambiano le persone che usano quelle parole.Come 'buffone' può voler dire 'comico' ma più che altro,oggi,é un' offesa (buffone è un termine antico per dire comico).
Si può dire che,nel tempo,le parole perdono il loro originale significato e per l'utilizzo del quale sono state inventate.