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Il calcio che follia...?
tenendo da parte ogni possibile faziosità calcistica, non sono minimamente interessato a sapere quale sia la vostra squadra e non intendo dirvi la mia, ritengo interessante notare che il calcio ha una capacità di aggregazione unica: spesso tengono per la stessa squadra e si considerano compagni, amici, fratelli, persone che in altri campi si trovano antipatiche, non si sopportano o addirittura sfiorano l'odio... (Politico, razziale, religioso, personale... addirittura Berlusconi e Bertinotti... ) e viceversa persone che in altri campi hanno rapporti di stima diventano acerrimi rivali di fronte a un campo di gioco...
Voi riuscite a trovare una spiegazione razionale o è solo una strana follia allo stato puro?
Nemesis: sono d'accordo con te... ma la domanda era leggermente più specifica... non era solo sulle rivalità che si creano...
Maral... e le diversità che si annullano? è più forte il calcio della politca e della religione?
6 Antworten
- Anonymvor 1 JahrzehntBeste Antwort
Penso che il calcio rappresenti per i tifosi un modo particolare di appartenenza ad un gruppo che, a differenza della politica, della religione ecc, non ha bisogno di motivazioni valide: nessuno deve dare spiegazioni e neppure può venire giudicato veramente come persona se tifa l'una o l'altra squadra.. inoltre è un modo per esternare le passioni, dall'amore all'odio in maniera pura..
grazie per le tue domande.. fanno riflettere
- etceteraLv 7vor 1 Jahrzehnt
Sì certo succede che a vedere 2 gruppi di ragazzoni in mutande che corrono dietro una palla ci si possa eccitare al punto da disconoscere amici e nemici. Se poi attorno c' è il gan Circo Barnum con tutti i suoi fantastiliardi l' effetto è sicuro. Quello che gioca in campo, sugli spalti o alla TV è il grande e magico Spirito di Appartenenza: io come voi, voi come me, fratelli acefali pronti a sgozzare gli avversari senza i quali il nostro stare insieme che tanto ci rinfranca e ci riscalda non avrebbe alcun senso. Il cefalo di ciascuno trasmigra allora allo spirito di squadra, emotività tribale allo stato puro e avviene il miracolo. Ci avevano già pensato Hitler & c. nelle loro riunioni oceaniche con un ottimo successo, in fondo una partita di calcio dovrebbe essere meno pericolosa, più contenuta, ma lo Spirito è sempre quello e le sue manifestazioni pure.
Visti gli effetti direi senza dubbio di sì, oggi come oggi poi la politica e la religione sono decisamente in ribasso, almeno dalle nostre parti. Non per niente il presidente del consiglio è presidente di una squadra di calcio. Ha fiuto e sa cosa aggrega il popolo (sulle razze invece ci andrei più cauto, soprattutto per certe tifoserie).
- vor 1 Jahrzehnt
Le squadra di calcio sono divise in modo tale da rappresentare ognuna,una città o regione quindi una collocazione geografica,l'uomo come essere sociale quale è, tende sempre a far parte di un gruppo,che poi si suddivide a sua volta in altri gruppi + grandi (es. famiglia-parentela-amici-conoscenti-quartiere-città -regione-nazione e via dicendo..).Tutto questo da sicurezza all'uomo.Il calcio come sport più diffuso e amato al mondo(confronto più semplice e immediato con il mondo) crea una specie di complicità nei tifosi e quindi li porta a chiudersi in un grande gruppo che si influenza e si da forza con gli altri, forse per il gran numero di gente da cui è composto (rafforzato dal fatto che quasi sempre sono persone della stessa città quindi con abitudini,modi di fare e tendenzialmente anche modi di ragionare uguali), ma questa forza deriva dal fatto che comunque è un gruppo ristretto a poca gente...però questo gruppo ristretto per essere tale ha anche bisogno di rapportarsi con altri gruppi in modo antagonistico (che poi si trasforma in vero e proprio odio) per rafforzare ancora di più l'idea del gruppo, che io intendo come branco. l'origine di questo fenomeno secondo il mio punto di vista è nientepocodimeno che proveniente dal nostro remoto,ma evidentemente ancora non del tutto sparito,istinto animale.
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- FranzLv 7vor 1 Jahrzehnt
La verità è che non ci si pensa, mentre si è tifosi. Anche un cantante che piace può sortire lo stesso paradosso . La squadra di calcio è la proiezione dei nostri desideri frustrati : se vince ci carica, anche se non ce ne viane niente nè nella tasca nè nella pancia. Se perde ci dispiace. Tutto qui . In ogni caso la tua domanda è interessante, è simile ad una che ho posto di recente agli antiberlusconiani di fede milanista, per chiedere loro come vivevano la cosa.
- vor 1 Jahrzehnt
...seguo il calcio fin da quando ero piccola...e ti dirò, credo che come tante cose viene strumentalizzato continuamente... il calcio è un gioco, si vince e si perde... ci sono compagni ed avversari, ci sono anche dei limiti però... spesso sfoghiamo le nostre frustrazioni nell'odio verso le rivali, è la natura umana... purtroppo molti, anzi, quasi tutti non capiscono che tifare una squadra diversa non significa non amare la stessa cosa e cioè lo sport...