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Deportazione ebrei?
Buongiorno, c'è una cosa che non capisco:
perché finché in Italia ci fu il fascismo non venne deportato nessuno (nonostante le leggi razziali) ma queste iniziarono proprio in seguito all'8 settembre?
Grazie
2 Antworten
- ?Lv 7vor 1 Jahr
Nel Regno d'Italia le leggi razziali contro gli Ebrei furono varate soltanto nel 1938 per compiacere l'alleato tedesco, non perché la popolazione italiana fosse razzista o antisemita. Prima di allora, molti Ebrei italiani erano iscritti al PNF (Partito Nazionale Fascista) e occupavano posizioni di potere nelle Università, nel settore finanziario, nell'imprenditoria, nel giornalismo e nell'editoria (Ovazza, Finzi, Formiggini). Alcuni Israeliti erano anche stati decorati per meriti di guerra, per aver combattuto ed essersi distinti nella Prima Guerra Mondiale. Le leggi razziali del 1938 allontanarono gli Ebrei dalle scuole, dall'Università, proibirono loro di assumere domestici ariani e di esercitare una serie di attività: in molti casi, tali provvedimenti furono disattesi e gli Italiani cattolici aiutarono i loro vicini Israeliti. La situazione degli Ebrei italiani era nettamente preferibile rispetto a quella dei loro correligionari tedeschi, al punto che l'Italia e l'Albania (invasa dal Regno d'Italia nell'aprile 1939) divennero meta di immigrazione degli Israeliti provenienti dalla Germania, dall'Austria e dagli altri territori europei occupati dal Terzo Reich. Per il Duce, la questione ebraica era stata risolta estromettendo gli Ebrei dalla vita economica, politica, culturale dell'Italia: Mussolini avrebbe voluto incoraggiare l'emigrazione giudaica dall'Italia verso la Svizzera, la Gran Bretagna, la Palestina sotto mandato britannico oppure verso gli Stati Uniti (che però non erano molto disposti ad accogliere gli Ebrei in fuga dall'Europa). Quando l'8 settembre 1943 il Regno d'Italia si disgregò sotto l'occupazione tedesca e alleata del territorio metropolitano italiano, i Tedeschi misero le mani sulle liste anagrafiche stilate dal governo fascista e avviarono le deportazioni verso il campo di transito di Fossoli e di lì verso la Risiera di San Sabba, Auschwitz, Birkenau, Monowitz, Bergen-Belsen, e gli altri campi di concentramento e di sterminio del Terzo Reich.
- barattoloLv 7vor 1 Jahr
Le deportazioni iniziarono quando i nazisti presero il controllo del territorio.
In Italia c'erano le leggi razziali ma "la soluzione finale" era solo dei nazisti.
Preso il potere e istituito il governo fantoccio i nazisti poterono accedere agli archivi stilati dal governo italiano e quindi procedere in maniera più efficace alle deportazioni rispetto ad altri paesi.
Devi infatti tenere presente che le deportazioni avvenivano in tutti i territori conquistati, i danesi fecero fuggire nella neutrale Svezia più ebrei che poterono via mare e solo il 5% finì nei lager.