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Non vi sembra che i nemici della Patria siano diventati i suoi interessati amici?
Quella che fino al 1945 era detta Patria aveva, tra i suoi principali nemici, i filoborbonici (estinti da tempo), i cattolici, i comunisti (in nome dell'internazionalismo proletario), i separatisti siciliani: non dimentichiamo che la regione autonoma siciliana (con larghissima autonomia) fu istituita per il timore che il separatismo siciliano portasse la Sicilia fuori dallo stato italiano. I sostenitori della patria e dello stato unitario erano decisamente di destra. Oggi lo stato unitario ed il concetto di patria hanno tra i loro principali sostenitori un comunista (Napolitano), e svariati cattolici di varie tendenze. Nemici dello stato unitario esponenti della Lega Nord (ora molto squalificata), e soprattutto cittadini delle regioni settentrionali, quelle che diedero la maggior parte dei patrioti (non dimentichiamo che Bergamo fu detta "la città dei Mille", per i suoi numerosissimi garibaldini).
Ho letto di recente "I vecchi e i giovani" di Pirandello. E' un romanzo ambientato in Sicilia, un trentennio dopo l'impresa garibaldina, ed evidenzia come lo stato unitario facesse schifo già allora (erano i tempi dello scandalo della Banca Romana, e dei fasci siciliani), ed in particolare facesse schifo ai patrioti.
Mi piacerebbe sentire un dibattito (colto e ragionato, non propaganda) in materia.
Napolitano aveva elogiato i carri armati sovietici a Budapest, e non mi risulta che abbia fatto ammenda. Cerca semplicemente di approfittare del tempo che passa, e che fa dimenticare certe cose. E, da buon comunista, è ovviamente ostile ad un movimento che dovrebbe essere molto di destra come la Lega, anche se poi quest'ultima è completamente squalificata dai suoi esponenti di spicco, privi di cultura, di capacità politiche, di principi morali, veri esponenti della bassa qualità del tipico rappresentante della plebaglia italica.
Ci sono poi i cattolici (in gran parte cattocomunisti), che hanno compreso che la repubblica italiana, fondata su un solidarismo figlio dell'incontro delle ideologie marxista e cattolica, rappresenta per loro il migliore terreno sul quale muoversi, sia dal punto di vista politico (potere), che economico (corruzione e sottogoverno).
Nella mia pessima opinione su Garibaldi ero rimasto alla sua attività di ladro di bestiame (pare che come punizione gli
4 Antworten
- SimoneLv 4vor 9 JahrenBeste Antwort
Se vuoi stabilire un dibattito accetterai anche qualche piccola correzione:
1. Dici che i filoborbonici si sono estinti da tempo. Non c'è nulla di più falso, finché esisterà un erede della Real Casa di Borbone ci saranno filoborbonici in Italia. Magari saranno numericamente ridotti, ma non si estingueranno. E non hanno nemmeno del tutto torto: devi ricordare infatti che il Sud Italia il Regno, borbonico, delle Due Sicilie, è stato "conquistato" dal Regno di Sardegna, sabaudo, attraverso quello che potrebbe essere definito un puro e semplice atto di pirateria: senza un dichiarazione di guerra, senza un esercito regolare, usando una banda di tagliagole che vennero chiamati patrioti, guidati da Garibaldi, un tizio che per sopravvivere aveva fatto il mercante di schiavi cinesi in Brasile e che adesso si apprestava a diventare un riverito eroe risorgimentale, un tizio che lo stesso Vittorio Emanuele II, in una ipocrita lettera al cugino Francesco II di Borbone, ultimo re delle Due Sicilie, aveva definito un pirata, all'indomani del suo sbarco a Marsala.
2. se definisci Giorgio Napolitano un "comunista" hai un'idea molto estesa di comunismo, in quanto vedo il nostro presidente della Repubblica come un comunista piuttosto tiepido in questo momento, al di là delle sue "mirabolanti" imprese giovanili.
Al di là di questo, sono parzialmente d'accordo con quanto tu dici: chi inizialmente osteggiava l'unità d'Italia adesso ne è un forte sostenitore, ma questo perché l'evoluzione storica ha portato alla sedimentazione del fatto e ad una nuova idea di unità, che non è più quella dell'800 e che permette a persone i cui ideali prima collidevano con quelli degli unitaristi risorgimentali di difendere quella che, in 150 anni è diventata la loro nazione.
Discorso a parte per la Lega Nord, che, ipocritamente, critica l'unità e vorrebbe la fondazione di una bella nazione padana, ma si ingrassa dei soldi dei contribuenti dell'Italia tutta (da Nord a Sud) e ricopre posizioni di grande responsabilità in quella stessa Roma ladrona che depreca nei propri discorsi, dimenticando anche che l' unità l'hanno voluta e fatta loro, per poter spogliare il Sud della sua forza economica, assolutamente non indifferente a metà '800.
Spero di aver dato inizio ad un buon dibattito, se hai altre perplessità non esitare a rispondermi.
- MedioEvo VivoLv 6vor 9 Jahren
Ciao. L'Italia e l'Italiano è sempre stato un "volta bandiera", soggetto facile a scegliere il partito vincente e [forse] mai quello che più lo rappresenta. Bisogna poi concentrarsi su di un punto: per avere un cambiamento serve della gente disposta a cambiare. E spesso questi sono dei "medi livelli" che non hanno raggiunto il potere ma a cui aspirano. E così, l'Italia è nota all'estero per i suoi volta faccia nelle sue ultime due guerre mondiali, è famosa per l'arraffaggine dei suoi cittadini, e mal ci vedono di buon occhio.
Bisogna però anche dire che i tempi dell'unificazione dell'Italia non sono più attuali oggi; il forte nazionalismo, quello stoico, quello per cui si dona la vita alla patria, dato da sentimenti romantici [ http://it.wikipedia.org/wiki/Nazionalismo_romantic... ] oggi è altamente sparito a favore di un individualismo sociale. Tradotto, come in una partita di ragazzi al pallone, è diventato un "tutti contro tutti", e in questo marasma non si seguono più ideologie, sono saltati gli schemi. Anzi, le vecchie filosofie sembrano un bagaglio inutile, vecchio e quasi pesanti da portarsi dietro. Forse logorate con il passare del tempo, o anche usurate da persone inette, oggi sembra che tutto sia fatto a casaccio. Oggi, non si è più guidati da idee, ma da guadagni personali. E così, il politico, cambia partito non in base a concetti, ma in base a speranze di voto, in modo tale da potersi sedere in parlamento. La Lega ha milioni di difetti, ma a suo tempo ha saputo sfruttare un populismo d'altri tempi -anticipando di 30 anni Grillo- e ha sempre mantenuto coerenza nelle proprie idee politiche andando subito, dal primo giorno, contro il governo Monti. E per una volta non si sono mostrati "italiani" come il loro leader Bossi, il figlio Trota, il tesoriere e la famosa "badante" del Sud. Che, a differenza di tutti gli altri sui fedeli compagni di partito, ha saputo molto bene dove "mettere le mani...". La Lega, anche dopo i buoni risultati portati dal nostro premier temporaneo, ha sempre dato contro e continua a farlo. Giusto o sbagliato che sia.
Oggi, come dicevo, per tanto l'ideologia popolare non è più quella di un accentramento del potere per meglio gestire le piccole individualità. Ma quello di frazionare il potere su una base sociale molto più variegata e complessa rispetto ad un tempo. Per questo, più dai poteri frammentari ai comunisti e meno si ricordano di essere tali, ma diventano individualisti e arraffoni come tutti gli altri politici. Destra o sinistra che sia. Il risentimento Borbonico, poi, nasce da un senso di ingiustizia che si annida da tempo nelle popolazioni del Sud. Dimenticando sempre più chi fossero stati i veri Borboni. Oppressori e spendacconi. Ma, come detto, oggi si va solo "contro", non importa avere una ideologia, avere una teoria sociale o una visione organica della situazione: si sa solo che "ora si sta male...." e qualsiasi sia la soluzione è "andare contro" il più forte e quello che comanda per scalzarlo e prendere il potere a propria volta. Poi ovviamente non cambierà nulla, ma intanto i maiali sono ingrassati e la comoda vita l'hanno sempre fatta gli altri.
Le rivoluzioni dovrebbero averci insegnato che chi ne trae profitto non è mai il popolo....
- vor 9 Jahren
La Lega non è molto di destra, non lo è mai stata, anzi, le sue origini sono proprio nelle fabbriche e nella piccola impresa, con idee decisamente di sinistra. Se in Parlamento ha trovato posto nel centro-destra, è perché solo lì ha trovato persone disposte ad allearcisi. I partiti storicamente di destra (notoriamente filo-nazionalisti) non vorrebbero mai allearsi con un movimento che mira a scomporre lo Stato nazionale.
- vor 9 Jahren
trova tr i tuoi amici quelli che la pnsano come te,
e fa con loro un dibattito