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E' piu' corretto chiedere ad un ateo perche' non crede o a un credente perche crede?

nella societa di oggi, quale delle due dovrebbe sorprendere maggiormente?

13 Antworten

Bewertung
  • vor 10 Jahren
    Beste Antwort

    La correttezza nel chiedere sta nel come si chiede, non nel contenuto della domanda.

    Penso che in questo caso basti affidarsi alla saggezza popolare, che talvolta ci azzecca.

    "Domandare è lecito, rispondere è cortesia".

    Se invece intendevi più logico anziché più corretto, probabilmente è più logico chiedere perché si crede, in quanto vi devono essere delle motivazioni per farlo, quando per non credere non sono necessarie, in quanto condizione ideale di partenza per un ragionamento che porti a credere in qualcosa.

    Ad esempio, uno a cui sia estraneo che il sole sia definito come stella, di partenza non crede in ciò, ma una volta trovati elementi per poter accettare questa definizione potrà essere propenso a crederci (o nel senso di ritenerlo plausibile o ritenerlo verità).

    Il concetto di Dio, secondo me non fa differenza, in quanto chi ne ignora l'esistenza ad esempio in tenera età, non ci crede, poi viene indotto direttamente o indirettamente a crederci.

    Per quanto i religiosi affermino che il credere sia innato nella natura umana, di ciò non vi è prova, ed in sintesi è un concetto a che a sua volta è solo creduto da loro.

  • Anonym
    vor 10 Jahren

    si può chiedere qualsiasi cosa a chiunque

    se invece chiedi le ragioni, allora ha più senso chiedere a un credente perché crede, in quanto l'onere della prova spetta a chi compie un'azione - chi non crede rimane nel suo naturale stato animale, chi crede fa uno scarto logico e quindi dovrebbe quantomeno provare a motivarlo

    @ike hai veramente rottoikoglioni con il tuo copiaincolla sempre uguale, ebbasta ....

  • Sixy89
    Lv 5
    vor 10 Jahren

    E' più corretto chiedere a un credente perchè crede, nella maggior parte dei casi ti spiattellerà una frase fatta, condità di retorica e senza logica...

  • Anonym
    vor 10 Jahren

    Secondo me sorprende maggiormente chiedere a un credente perché crede poiché secondo me nn saprebbe rispondere visto che per molte persone è una cosa molto scontata credere !!!!

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  • vor 10 Jahren

    Si crede a ciò che non si vede, a ciò che non si sa.

    Si crede, probabilmente, perché si ha bisogno di credere, ma quasi sempre ciò che ha bisogno di essere creduto ha bisogno anche di essere dimostrato.

    Credere è anche un fatto geografico, dipende dalla religione dominante nella zona in cui si nasce.

    A tutti i credenti io chiederei perché sono credenti, ma la risposta non può essere così oggettiva come quella di chi non crede.

    Cosa poi sia corretto è relativo.

  • vor 10 Jahren

    Ognuna delle due domande, nel suo ambito, e corretta. Ma la piu' utile e' la seconda perche' permette la maggior crescita personale, in quanto spiegazione di una aspirazione positiva.

    Sorprendere, forse la seconda, ma in realta' a 50 anni di questa societa' non mi sorprende + niente, mi preoccupano e mi disgustano molte cose.

    Quelle(n): una sorpresa e' sempre gradita
  • Anonym
    vor 10 Jahren

    Sarebbe più corretto chiedere ad un credente le motivazioni per cui crede...ma potrebbe essere fraintesa come provocatoria a seconda del livello di fede della persona a cui viene rivolto il quesito.

    In realtà però, un ateo è perfettamente a conoscenza dei motivi per cui un credente crede....

    Tutti quanti quando nasciamo non abbiamo alcuna credenza; ma poi veniamo influenzati, nel corso della crescita, perchè la verità è che le cose ci vengono inculcate a forza dai nostri genitori, dal catechismo, dalla società che ci circonda, dai mass media...

    Un credente rifiuterebbe questa mia risposta probabilmente, e risponderebbe con la solita tiritera "Ma chi ti dice che dio non esiste? Portami le prove!"

    Appunto io dico: "E a te chi ha detto che dio esiste?" La risposta giusta sarebbe "SONO STATI GLI UOMINI A DIRMI DELLA SUA ESISTENZA!"

    Quindi non si crede perchè lo si sente, ma solo per l'influenza che abbiamo subito durante la crescita del cervello ed è diventata un abitudine e dunque ci sembra normale credere anche senza alcuna prova.

    All'ex ateo che ha scritto: Caro "IKE ban409", è meraviglioso prendere solo alcune parti di scritti appartenenti a personaggi come Einstein e far credere alla gente determinate cose. Lui è vero che non era ateo, ma non credeva a nessuna religione terrestre ne a nessun dio adorato dai terrestri! Per lui le religioni erano solo sciocche ed infantili superstizioni e pensava la medesima cosa sulla BIBBIA!

    Ma poi smettiamola con sta cavolata che la scienza ha provato l'esistenza di dio, e di incollare stupidi articoletti presi da blog che non hanno alcuna rilevanza scientifica... come quell'altro, Amilcare, che è convinto che il Marco Biagini sia un noto scienziato riconosciuto in tutto il mondo ma stranamente WIKIPEDIA non lo conosce!!!

  • vor 10 Jahren

    E' piu' corretto chiedere a tutti a due.

  • Anonym
    vor 10 Jahren

    La realtà è che siamo ignoranti, che facciamo solo supposizioni baste su scarse info scientifiche e limitate capacità intellettuali.

    Quindi se uno mi arriva davanti e dice che lui sa il mistero dell'esistenza, è davvero soprendente, mi deve spiegare come.

    Nella società attuale non c'è niente di soprendente, invece. La gnete è abituata e influenzata dalla TV ad assorbire tutto acriticamente, senza ragionare, superficiali e passivi robot che servono a lavorare, comperare e eleggere i padroni. La prova ? Prova a fare una domanda più intelligente, allusiva, non chiarissima, dove ci siano riferimenti e non l'esplicito, magari corredata di info culturali... e vedi come vanno in tilt. E sali qual'è il peggio ? Che ti dicono "La tua domanda non si capisce..." ahahah

  • vor 10 Jahren

    Si dovrebbe chiedere ad un credente perchè crede.... Molti infatti risponderebbero bho.. non lo sò.. mel'hanno inseganto da piccolo... Gli atei invece si sono "convertiti" seguendo ragionamenti logici e riflettendo veramente... Non come fanno i cristiani bigotti e ipocriti.

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