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" ... esamina le Scritture e vedrai che...( Giov. 7: 52 )?
La risposta dei Farisei a Nicodemo non e` attinente alla sua domanda retorica. Mi e` simpatica la retta coscienza umana di Nicodemo. Mi sembra alquanto strano che l' evangelista riporti una risposta dei Farisei cosi` fuori argomento. Se ragionavano cosi` i Farisei, quanto sara` stato ignorante il popolo ! La mia domanda non e` questa. Ignoranza per ignoranza, per quanto esamini le Scritture, io non trovo chiaramente scritto che dalla Galilea non sorge profeta. Non si sta parlando del Figlio di Dio, ma di profeti. Qualche utente sa dirmi dove nelle Scritture e` fatta questa asserzione, sia pure in forma adombrata?
3 Antworten
- dbmpfbnLv 5vor 1 JahrzehntBeste Antwort
ciao,
compitino facile di mattina.
Non so se la mia risposta risponde alla domanda, ma provo a dire quello che so in base alla conoscenza che ho del soggetto.
Personalmente io mi rifaccio sempre al contesto prima di giudicare un passo, e su quanto ha scritto l' apostolo Giovanni al capitolo 7, leggendolo dall' inizio nei primi versi si legge che la stessa opinione che aveva Nicodemo l' avevano pure altri presenti del popolo.
Per capire la risposta di Nicodemo dobbiamo rifarci alla storia del punto geografico della Galilea.
Gli ebrei della Galilea avevano caratteristiche diverse da quelli della Giudea. Secondo la testimonianza di antichi scritti rabbinici, i galilei tenevano molto alla reputazione, mentre i giudei davano più importanza al denaro che a un buon nome. I galilei in genere non erano così ligi alla tradizione come i giudei. * I primi sono infatti accusati di trascurare la tradizione. A questo riguardo è degno di nota che venivano da Gerusalemme e non dalla Galilea i farisei e gli scribi che obiettarono perché i discepoli di Gesù non si sottoponevano alle abluzioni tradizionali.
Dal momento che il Sinedrio e il tempio erano a Gerusalemme, senza dubbio lì si trovava un maggior numero di insegnanti della Legge; di qui il proverbio ebraico: “A nord [in Galilea] la ricchezza, a sud [in Giudea] la sapienza”. Ma questo non significa che i galilei fossero degli ignoranti. In tutte le città e i villaggi della Galilea c’erano insegnanti della Legge e sinagoghe.
Maaaaaa, evidentemente i capi sacerdoti e i farisei di Gerusalemme si ritenevano superiori ai comuni galilei che consideravano ignoranti in fatto di Legge. Per esempio, quando Nicodemo prese la parola in difesa di Gesù Cristo, i farisei replicarono: “Non sei anche tu della Galilea, vero? Scruta e vedi che nessun profeta dev’essere suscitato dalla Galilea”.
Ma come mai era idea comune che da quella regione non poteva venire nulla di buono?
Il libro biblico di Isaia fa luce sul ragionamento, al capitolo 9 i versi da 1 in avanti ci dice:"In un primo tempo egli avvili, la terra di Zabulon e la terra di Neftali; in futuro onorerò la via del mare, al di là del Giordano, e il distretti delle genti." Mon. Garofalo."
La nota in calce dice espressamente che i 'distretti delle genti era la regione della Galilea superiore ed il testo è citato Nel libro di Matteo il capitolo 4 dal 12 in avanti.
Ti sono stata utile ? Lo spero.
Cose buone db.
Quelle(n): *Talmud (Meghillah 75a) - MeMoLv 5vor 1 Jahrzehnt
La risposta dei capi al vs 52 è riferita alle parole delle guardie:" Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo!»." vs 46
a. Significa quindi che essi ritenevano che Gesù fosse un profeta perché un profeta parla con autorità in nome di Dio. Quindi le parole dei Farisei sono in linea con quelle delle guardie.
b. Il fatto che il territorio della Galilea fosse indegno di produrre un profeta lo rende ipso facto un luogo dal quale non ci si può aspettare neanche il Messia. Ma questa è una tesi dei farisei che gli evangelisti amano smentire.
Il contesto del tuo versetto è legato all'identità di Gesù, quindi, torna qualche versetto prima e vedi di inserire il tuo versetto dentro gli avvenimenti che inquadrano la questione.
Gv 7, 25 Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? 26 Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo? 27 Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà , nessuno saprà di dove sia». 28 Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. 29 Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». 30 Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora. 31 Molti della folla invece credettero in lui, e dicevano: «Il Cristo, quando verrà , potrà fare segni più grandi di quelli che ha fatto costui?».
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- Anonymvor 1 Jahrzehnt
Garibaldi disse:
"Per pessimo che sia il Governo italiano, ove non si presenti l'opportunità di facilmente rovesciarlo, credo meglio attenersi al gran concetto di Dante: Fare l'Italia anche col diavolo. (da Testamento politico)"
Quanto mai Dante ha detto una cosa del genere?...