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secondo voi esiste la normalità?
Parlando con un ragazzo che studia psicologia mi sono soffermato a riflettere su questo concetto... Lui affermava che la normalità non esiste è solo uno stato soggettivo in cui ognuno di noi vive. Una persona può provare piacere nell'amare una persona del suo stesso sesso se se lo ritiene normale allora lo è, una persona ama una particolare parte del corpo (feticista) , ama avere rapporti con dei bambini se lo ritiene normale allora lo è ho fatto vari esempi per rendere l'idea ciò che mi domanda è: non esiste secondo voi una legge morale che ci governa e prescinde dalle leggi che ci siamo imposti vivendo in società e che dovrebbe guidarci nella nostra normalità??(ammesso che esista...) E se non esiste allora il concetto di prigione nella sua forma ideale predisposta a riformare le personalità dei carcerati non ha un grosso errore di fondo? quello di voler cambiare la mentalità di persone che a modo loro sono ''normali''
uff non mi sono spiegato il mondo è bello perchè è vario ma un pedofilo che violenta un bambino e la trova una cosa normale anzi ci prova gusto è normale secondo te? Chi decide che lui non è normale e tu si? cosa è la normalità?
Non sono sicuro che esista cioè un pedofilo non lo potrei mai ritenere normale però sono anche conscio del fatto e qui devo citare de andrè per esprimere il concettoIo:''La psicologia ha fatto molto, la psichiatria forse ancora di più, però, dell'uomo, non sappiamo ancora nulla. Certe volte, insomma, ci sono dei comportamenti anomali che non si riescono a spiegare e quindi io ho sempre pensato che ci sia ben poco merito nella virtù e poca colpa nell'errore, anche perché non ho mai capito bene che cosa sia la virtù e cosa sia l'errore. È una questione di relativismo, sia geografico che temporale. Dal punto di vista temporale, si pensi ad una brava persona, un tedesco di trent'ottanni , che nutriva i propri figli, che era innamorato della moglie e non pensava al altro che alla famiglia e al lavoro; bene, quest'uomo il sabatl sabato e la domenica si metteva la camicia blu e andava ad ascoltare e ad applaudire i discorsi di Hitler. Era una brava persona?
Vedete che tutto è molto relativo'
dunque intuisco che sia tutto molto relativo alle cordinate spazio temporali a cui ci riferiamo però non riesco a non considerare alcune azioni normali anzi direi giuste ed altre anormali sbagliate
non intendo normali perchè abituali consuetudinali ma normali perchè moralmente accettabili....
8 Antworten
- vor 1 JahrzehntBeste Antwort
La normalità "purtroppo" esiste, quella che viene definita come normalità, è ciò che ci viene imposto dalla nostra società, e chi non rispetta questa normalità è emarginato, oppure il suo comportamento stesso è ritenuto anormale, ad esempio: gesti come bere alcool, fumare, sono considerati gesti normali dalla società, ma teoricamente sono gesti insensati dato che portano alla distruzione del corpo, eppure chi li compie è considerato "più figo", al contrario di chi ritiene questi comportamenti non normali...
in pratica la normalità è un fatto soggettivo, ma tutti i tipi di normalità soggettivi vengono considerati insensati di fronte ad un unica grande normalità oggettiva che è quella dettata dalla nostra società...
Spero di esser stato chiaro, questo è il mio punto di vista.
Per te, esiste?
Ciao
- MeriLv 6vor 1 Jahrzehnt
La tua domanda è così complessa, interessante, spero di non dire banalità .
Credo che il concetto di normalità ce lo siamo dati noi, abbiamo creato in quanto struttura sociale una serie di norme morali che più si avvicinano forse in natura alla normalità , ad esempio il caso del pedofilo nella nostra cultura non è normale perché il bambino è un soggetto non maturo sessualmente né emotivamente per cui quando un adulto che invece ha una vita matura sessualmente abusa di lui (ed ecco qua che già implicitamente dò un giudizio morale) noi lo condanniamo e creiamo una serie di norme giuridiche affinché coloro che riteniamo fasce più deboli siano protette.
In Grecia per esempio era normale che un adulto avesse rapporti con un adolescente (però a partire sempre dai dodici anni) ma come sappiamo non era un fatto puramente sessuale la simbiosi era maestro allievo allora oltre che una crescita sessuale ce ne era una emotiva e culturale.
Per cui forse c'è un filo conduttore che è quello di proteggere come forse è insito nella natura umana i soggetti più deboli creando strumenti come la prigione.
Anche qui ci sarebbe da discutere nel senso che prima non era riconosciuto nessun diritto a chi commetteva un reato anzi la punzione doveva essere esemplare oggi utilizziamo la riabilitazione del soggetto che ha commesso un crimine attraverso il carcere (parlo sempre in linea generale).
Insomma per non dilungarmi troppo perché il discorso ha numerosi punti di vista, credo che l'unica cosa normale è che l'uomo quando crea una struttura sociale complessa deve imporsi delle norme che tutelino i soggetti che normalmente sono deboli.
Così infatti l'omosessualità , il feticismo, il sadismo, sono cose che molti non reputano normali ma non sono punite dalla legge, perché si riconosce che un individuo debba avere la libertà di potersi esprimere sessualmente nella maniera che più soddisfa la sua intimità .
- sendLv 4vor 1 Jahrzehnt
Esiste un "nostro" concetto di normalità , per ognuno di noi. Ha il valore dell'equilibrio, dell'abbandono dei propri eccessi o ristrettezze. Può significare il raggiungimento della maturità rispetto alla nostra personalità , l'attenuazione dei conflitti che nascono assieme a noi. Ognuno fa il suo percorso per trovare la sua, che è diversa, forse in alcuni aspetti simile, a quella degli altri. E' importante ragionare con autonomia ma senza raccontarsi storie.. infondo va da sè che se il nostro agire, da noi ritenuto normale, sconfinasse per egoismo procurando del male al prossimo, sarebbe un concetto da rivedere.
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- vor 1 Jahrzehnt
posso condividere che la normalità sia soggettiva....ma poi c'è il rispetto che non va sottovalutato....se il nostro comportamento cosidetto 'normale' provoca danni ad altre persone...bhe...allora non credo proprio che sia normale....
- nikolasLv 4vor 1 Jahrzehnt
fijo lascia perdere la relatività ,è un concetto lungo e incasinato,senza contare che è senza fine....le leggi morali fortunatamente esistono ma essendo morali nessuno è costretto a seguirle....riguardo hitler,tutti sanno che non ci stava con la testa(basti pensare a come era lui e a come vedeva la razza perfetta)riguardo queso argomento potrei prepararti anche una tesi di laurea ma non credo sia il caso :) finisco rigirandoti la domanda (così capisci perchè per me è meglio non parlare di questo) per te cosa è normale?perchè sapendo che il concetto di normalità cambia di persona in persona abbiamo kmq il bisogno di segnarla con dei limiti?sono domande un pò stupide da rispondere però da qui si aprirebbe un discorso senza fine :) kmq bravo,non mi aspettavo di trovare domande così interessanti :) :) by nikolas
Quelle(n): la normalità esiste in ognuno di noi,è quella cosa che mette in equilibrio il nostro essere... - vor 1 Jahrzehnt
saremmo normali se fossimo robot... quello che dici è vero ma secondo me, un'unica legge morale è "fai che vuoi a patto di non danneggiare gli altri"
ma quel "secondo me" non fa altro che rendere la mia risposta paradossale...
bella domanda cmq! ti accendo una stellina!
- vor 1 Jahrzehnt
Se esistesse la normalità ... il mondo sarebbe un posto molto noioso, anche la nostra stessa vita non avrebbe alcun senso.Non trovi anche tu?