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perche' il vino deve essere fatto tenendo conto della luna?

Probabilmente mi sbaglio, ma io ritengo che derivi dalla comodita' di valutare il tempo e un misto di credenze popolari...

esistono delle prove scientifiche? qualcuno ha mai provato a fare diversamente? Quale sarebbe il motivo per cui si deve fare cosi'?

Update:

grazie a tutti per le risposte, sono d'accordo con stefano, infatti la gravita' non puo' sicuramente influenzare il vino, con le maree non e' la forza di gravita' che viene sentita, ma la differenza di gravita tra punti diversi del globo (grandi masse e grandi distanze).

Update 2:

pero' sulla coltivazione e sui batteri (anche se mi sembra strano, visto che stanno al buoi) potrebbe anche influire...

9 Antworten

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  • vor 1 Jahrzehnt
    Beste Antwort

    Non esistono prove scientifiche in merito all'influenza della luna sul vino, ed è poco probabile che ne esisteranno in futuro dato che è chiara la totale irrilevanza della luna sul vino e qualsiasi altro tipo di attività di coltivazione agricola.

    L' unica influenza che può esercitare la luna sulle cose della terra è la forza gravitazionale che può essere rilevante solo se riguarda grandi masse terrestri come l' acqua del mare ad esempio, che come è noto è soggetta ai movimenti di marea.

    Per definizione la forza gravitazionale è direttamente proporzionale alla massa dei due corpi che si attraggono. Nel caso delle maree la massa dell'acqua dei mari è tale da rendere tale forza rilevante e quindi causare il fenomeno della marea, nel caso del vino, data la bassissima massa che coinvolge tutti i componenti e i processi della sua produzione (compresi strumenti, uva, piante e terreno), la forza è talmente debole da essere praticamente non rilevante ai fini di qualsiasi presunto effetto sul vino prodotto

  • Anonym
    vor 1 Jahrzehnt

    io credevo che x fare del buon vino si tenesse conto dell'uva... come sò antiquato!

  • Anonym
    vor 1 Jahrzehnt

    Ho fatto spesso il vino,e per molti anni ho seguito le fasi lunari,Poi qualcuno mi ha detto di stare Più attento alla temperatura dell'aria e alla sua umidità.Quindi mi consigliava di stare attento al vento.Quando c'era la tramontana o il greco,travasavo e imbottigliavo.Con il freddo le fecce si depositano sul fondo e il vino è fermo.Con maestrale ,scirocco o libeccio:venti caldi e umidi,il vino è tutto un fermento per cui non lo guardavo nemmeno.Quando prevedevo che la notte ci sarebbe stata una gelata,mettevo le damigiane o i contenitori all'aperto,e il vino diventava un cristallo.

  • vor 1 Jahrzehnt

    non è esatto dire fatto... ora si segue la luna per l'imbottigliamento ... vini fermi luna calante vini frizzanti luna levante

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  • Anonym
    vor 1 Jahrzehnt

    Perchè se lo fai con la luna sbagliata vedi tu quando lo stappi... Metà va contro al muro.

  • vor 1 Jahrzehnt

    Bisogna guardare la luna solo per l' imbottigliamento,

    concordo pienamente con bac73tm.

  • cindy
    Lv 4
    vor 1 Jahrzehnt

    Tutto nacque dall'osservazione che uno dei vigneron fornitori della maison riusciva a portare uve bellissime e sane anche nelle annate più difficili.il segreto del suo successo era che da oltre settant'anni conduceva le sue vigne guardando...la luna...ciao a presto

  • Lalli
    Lv 7
    vor 1 Jahrzehnt

    sono solo leggende contadine. la versione burina delle leggende metropolitane!

  • vor 1 Jahrzehnt

    Luna nuova, nera: periodo sconsigliato per l’imbottigliamento di qualunque vino.

    Primo quarto, gobba a ponente: periodo adatto per imbottigliare vini vivaci, frizzanti.

    dal 20 gennaio

    dal 18 febbraio

    dal 20 marzo

    dal 18 aprile

    dal 17 maggio

    dal 16 giugno al 2 febbraio

    al 4 marzo

    al 9 aprile

    al 2 maggio

    al 1 giugno

    al 30 giugno

    Luna Piena, bianca: periodo adatto a tutti i vini. Ultimo quarto, gobba a levante: periodo adatto ai vini dolci e ai grandi vini a lungo invecchiamento

    dal 4 gennaio

    dal 3 febbraio

    dal 5 marzo

    dal 3 aprile

    dal 3 maggio

    dal 2 giugno

    dal 1 luglio

    dal 29 agosto

    dal 27 settembre

    dal 27 ottobre al 19 gennaio

    al 17 febbraio

    al 19 marzo

    al 17 aprile

    al 16 maggio

    al 15 giugno

    al 14 luglio

    al 11 settembre

    al 11 ottobre

    al 10 novembre

    Dopo il vino biologico e biodinamico, il vino...lunare.

    "Lunare" non perchè venga dalla luna - sebbene un giorno, chissà... !- ma perchè nasce dall'osservazione e dal rispetto rigoroso delle fasi lunari, alle quali la natura - animale e vegetale - risponde dalla...notte dei tempi.

    Denis Thomas, patron della maison de négoce Moillard a Nuits-Saint-Georges, non contento di condurre già secondo i dettami dell'agricoltura biologica tutte le vigne dei suoi vigneti in Borgogna, Languedoc e Romania, da oltre un anno sperimenta la coltura bio-lunare. Ha persino fondato un'associazione :

    Association bio-lunaire

    6 place du cratère Saint-Georges,21700 Nuits-Saint-Georges (tel : 03 80 62 42 37 , Fax : 03 80 61 28 13)

    biolunaire.nuicave@orange.fr

    Tutto nacque dall'osservazione che uno dei vigneron fornitori della maison riusciva a portare uve bellissime e sane anche nelle annate più difficili. Incuriosito, Thomas chiese al contadino il segreto del suo successo e questi gli spiegò che da oltre settant'anni conduceva le sue vigne guardando...la luna.

    In luna crescente, la vita microbica s'intensifica; meglio perciò non lavorare la terra per non disturbare questa fase rimandando le varie operazioni al momento della luna calante.

    Si è anche osservato che la vitalità della vite, al pari di quella di qualsiasi altra pianta, aumenta durante la luna crescente. Non a caso è sul finire della luna crescente, nel momento in cui la vite raggiunge il suo massimo di vitalità e di capacità di resistenza, che subirà gli attacchi più virulenti della vita microbica.

    In coltura bio-lunare, i trattamenti fitosanitari, sempre fatti a titolo preventivo, dovranno dunque essere realizzati appena prima della luna piena, in modo da proteggere la pianta quando la sua resistenza calerà. Inoltre, se le condizioni meteo lo richiedono, un altro trattamento potrà essere fatto appena prima della luna nuova, in modo da proteggere la pianta quando l'attività microbica è intensa mentre la resistenza della pianta non è al massimo.

    Per quanto riguarda invece i lavori sulla vite stessa, occorre evitare di intervenire in luna crescente, per non disturbare la pianta nel momento in cui aumenta la linfa. Questo significa che potature, sfogliature, diradamenti eccetera dovranno esser fatti in luna calante.

    Ancora, già i biodinamici avevano notato un'attività insolita nella vita vegetale e animale in occasione di eventi astronomici di un certo rilievo (eclissi, fasi lunari); sulla scorta di queste osservazioni, i viticoltori bio-lunari scelgono di non lavorare né il suolo né le piante, e di fare a titolo preventivo un trattamento fitosanitario giusto prima di questi momenti.

    Qual'è il vantaggio di questa "filosofia" viticola?

    "Che è molto più semplice di quella biodinamica" è la risposta di Denis Moillard. E, pur non basandosi su spiegazioni scientifiche incontrovertibili, si fonda però sull'osservazione empirica (quella che ha "traghettato" la vite e il vino dai giorni di Noè ai nostri) e sul caro, intramontabile buon senso.

    E su fatti incontestabili: "Quest'anno abbiamo effettuato prelievi per controllare la maturità delle uve osservando il ciclo lunare. Otto giorni prima delle vendemmie, eravamo in luna crescente, abbiamo guadagnato nella settimana 1 grado di maturazione. La settimana seguente, la luna era calante, l'aumento è stato di appena 0,1, nonostante le condizioni climatiche fossero migliori".

    Per convalidare scientificamente queste osservazioni, Denis Moillard ha incaricato un allievo ingegnere di effettuare controlli e analisi del suolo per misurare l'intensità della vita microbica e di studiare l'influenza della luna sull'affinamento dei vini.

    Nulla di nuovo sotto la...luna, dunque. Per chi non avesse voglia di aspettare il responso degli scienziati, e volesse cimentarsi subito con la viticoltura bio-lunare, il consiglio è quello di...intervistare il nonno. La cultura contadina in materia di fasi lunari e lavori in campagna contiene una saggezza che è da stolti sottovalutare.

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