Codik

Preferireste diventare ricchi in vita, probabilmente anche utilizzando mezzi illeciti ma lasciando poco in dote all'umanità, oppure morire poveri come molti artisti ma divenire poi famosi per indubbi meriti solo dopo la vita?

Scusate il triste momento, ma ad un anno dalla scomparsa di mio papà, volevo rivolgergli un "Grazie per tutto, per sempre..", e dividere questo ricordo con voi.

Qualora vi faccia piacere, lasciate un messaggio dedicato a chi non c'è più, ma che non dimenticherete mai.

Grazie.

Oppure il potere è sinonimo di denaro e quindi non potrebbe esistere senza di esso?

Al giorno d'oggi un uomo povero di denaro può, per meriti, essere considerato una persona potente?

Qualora la giustizia venisse a mancare o fosse molto carente, e le leggi applicate solamente dove la Magistratura avesse un diretto interesse o perchè manovrata da entità esterne, sarebbe giusto agire di conseguenza in maniera risolutiva?

Non mi riferisco a gesti estremi o particolamente eclatanti, ma a episodi di vita quotidiana.

Le cose accadono perchè noi con il nostro modo di essere le facciamo succedere, o viceversa questo modo di essere è influenzato dai fatti quotidiani che accadono casualmente?

Siamo artefici di ciò che ci accade o subiamo questi eventi?

E perchè?

Restituite la differenza o agite con indifferenza?

Non parlo della sfera materiale...ma si dice che quando un amore finisce uno dei partners ne viene fuori con un valore aggiunto, mentre succede l'opposto per l'altro.

E' vero?

Attenzione domanda più seria di quel che appare.

Rispondete con criterio pensando a chi sono le persone famose che vediamo in giro.

Mi accorgo che molte persone apparentemente in disaccordo, quando trovano una terza parte antagonista ad entrambe, immediatamente si uniscono e si comportano come vecchi amici per dare contro al terzo incomodo. Questo non succede solo tra i singoli ma anche tra i gruppi.

Avete notato questo fenomeno? Commenti.

Domanda da un'idea presa sul sito.

Via racconto qualche barzelletta, voi ne avete da postare?

1) Perché in genere gli uomini scapoli sono magri e quelli sposati sono grassi?

Perché lo scapolo torna a casa, guarda nel frigo, vede che non c’è niente e va a letto. L’uomo sposato invece torna a casa, vede quello che c’è nel letto e va al frigo…

2) Un uomo corre disperato all’appartamento di fianco:

- “Presto, aiutatemi. Mia suocera si vuole buttare di sotto!”

- “E che possiamo fare noi?”

- “Mi serve un cacciavite che si è bloccata la finestra…”

3) Napoli. C’è un signore che beve da una fontana d’acqua inquinata. Un altro tizio da una finestra poco lontana cerca di catturare la sua attenzione:

- “Ehi signore… eeeehhiiiii… l’acqua non è potabile!”

Ma l’altro niente.

- “Ehi signore, l’acqua è velenosa, starete male…”

Ma l’altro niente…

- “Ehi… signore… mi sente? L’acqua non è potabile…”

Il tizio lo vede finalmente e gli fa:

- “Ue’ pirla, cusa l’è che vuoi?”

E l’altro:

- “No niente… bevite chiano che è fredda…”

Ci sono normali cittadini, Nord o Sud non fa differenza, che si sentono in qualche modo protetti dalle organizzazioni criminali (mafia etc.), e quasi apprezzano questo senso di protezione che donerebbe loro la sicurezza nella vita quotidiana, un quieto vivere, un'esistenza al riparo in cui si pretenderebbe anche il rispetto dagli altri????

Pensate che sia un fenomeno che effettivamente esiste?

Esperienze personali? Tali persone si possono definire complici oppure è solo timore verso le organizzazioni criminali che li porterebbe ad agire in questo modo?